LE MUCCHE PASCOLANO SULLA STRADA DEL GRANDE CANALE DEL NICARAGUA. Per ora un inesistente “elefante bianco” di 286 chilometri e un costo de 50 miliardi di dollari

All’inizio del 2020 le prime barche dovrebbero iniziare a passare per di lì…
All’inizio del 2020 le prime barche dovrebbero iniziare a passare per di lì…

Il filosofo contemporaneo Bernard-Henri Lévy segnala tra lecaratteristiche principali dei regimi populisti “la promessa dei miracoli”. Sono promesseche non sono mai mantenuteerestano lontane dalla realtà. Il Grande Canale del Nicaragua èun esempio perfetto di “promessa di miracolo”. Ma lo è anche del concetto sorprendente di “fatto alternativo”, ideato ai primordi dell’amministrazione Trump dalla consulente della Casa Bianca, Kellyanne Conway. Il fatto alternativo nonè altro che una menzognamascherata di verità o che si sostituisce alla verità.

Fin dal secolo diciannovesimo, il Grande Canaleha fatto parte dell’immaginario nicaraguense, come la grande panacea della ricchezza e della prosperità, e riattivarlo vuol dire incoraggiare le speranze della gente che intravvede unaporta magica per uscire dalla miseria e dall’arretratezza. Fabbricare un miraggio è come prendere possesso di un’arma politica.

É quello che oggi si chiama “post-verità” o “menzogna emotiva”, un altro sorprendente concetto secondo il quale, perorientare l’opinione pubblica nella direzione che il potere auspica, o di cui ha necessità, bisogna fare appello alle emozioni e alle credenze personali che riescono ad esercitare sulle menti un’influenza più grande che gli stessi fatti oggettivi.

Poche settimane fa il governoha pubblicatoil “Libro Bianco sul progetto del Grande CanaleInteroceanico del Nicaragua” un catalogo completo dipost-verità. In questo documento ufficiale si mette il timbro al fatto alternativo che l’inaugurazione delle opere edilizie è stata dichiarata il 22 dicembre del 2014. Un “libro bianco” per un inesistente “elefante bianco” di 286 chilometri di lunghezza, e un costo de 50 miliardi di dollari, capace di generareintroiti annuali pari a 5 miliardi e 500 milioni di dollari.

La cerimonia di apertura dei lavori si è celebrata nello scenario virtuale di una tenuta di allevamento del bestiame vicina alla foce del fiume Brito, localitàscelta come il punto di sbocco del canale all’oceano Pacifico, e vicino al luogo destinato a uno deiblocchi di chiuse che, secondo il copione, permetteranno il passaggio delle navi di un peso di 400.000 tonnellate, in grado di trasportare18.000 contenitori ciascuna.

All’inizio dell’anno2020 le prime barche dovrebbero iniziare a passare per di lì, dato che il canale, flagrante “fatto alternativo” sarà costruito in un lasso miracoloso di solo sei anni, con legioni di cinesiincaricati degli aspetti tecnici dell’opera e 50 mila operai nicaraguensiche guadagneranno stipendi mai visti. Fino ad oggi, tutti fantasmi.

Il ministro della presidenza per le Politiche Pubbliche ha annunciato che il Prodotto Interno Lordo crescerebbe, solo nei primi anni della costruzione, tra il 10 eil 14% annuali. Mail tempo passa, equesti primi anni febbrili si dileguano nella bruma di una menzogna colossale.

Il Consiglio Nazionale delle Universitàha annunciato cambiamenti drasticinei piani di studio, che dovrebbero includereil cinese mandarino, e nuove carriere tecniche collegate con il Grande Canale, come idrologia o ingegneria nautica. La agricoltura dovrebbeorientarsi a produrregli alimenti preferiti dai cinesi. Dato che “fatto alternativo” nonè altro che un modo di sostituire la vecchia parola “menzogna”, dobbiamo riconoscere per lo meno che ci troviamo di fronte a una formidabile apparecchiatura di immaginazione.

Nella cerimonia inaugurale delle opereè stato presente Wang Ying, l’imprenditore di Pechino, unico proprietario della concessione del canaleassegnata con decreto presidenziale numero 840 del 14 giugno2013, e ratificata 72 ore più tardi dall’Assemblea Nazionale. Dopo essersi tolta la giacca, ha indossato il casco giallo di protezione per avviare simbolicamente la prima delleretro scavatrici che brillavanoin fila, pronte per iniziare ad aprire il gran fossato che avrebbe diviso il Nicaragua in due.É lui il personaggio principale della ‘novela’.

In questo medesimo arco di tempo di sei anni, che già sta per scadere, dovrebbero vedersi in funzionamento anche un oleodotto, una ferrovia interoceanica di alta velocità, una autostrada che va da costa a costa, un mega aeroporto per un milione di passeggeri, un porto marittimoautomatizzatoin entrambi gli estremi del canale, nuove città, complessi turisticie zone di libero commercio.

L’“AccordoQuadro di Concessione e Implementazione del Canale del Nicaragua”, più conosciuto come trattato Ortega-Wang Ying, ha una durata di cento anni. Nonstabilisce nessun obbligo per il concessionario, al di là del magro pagamento annuale di un pedaggio. Nicaragua rinuncia adogni autorità giuridica, amministrativa, lavorativa e di sicurezza, migratoria, fiscale e monetaria nei territori dati in concessione al canale, a favore di HKND, la compagnia registrata nelle IsoleCayman, proprietàesclusiva di Wang Ying.

Il concessionario può anche confiscare i terreni privati che consideri necessari, e si approprierà dei terreni pubblici senza alcun costo. E le riserve della Banca Centralerimangono in garanzia per qualsiasi inadempienza da parte dello stato. Qui la post-verità acquisisce una piega pericolosa: la menzogna puòarrivare a risultati reali.

I contadini possono essere spogliati delle loro terre, di cui sono legittimi proprietari, e il paese puòrestare senza riserve monetarie, per tutto il periodo in cui il trattato resta in vigore. E Wang Ying puòdare avvio a qualsiasi tipo di opere nel territorio della concessione. Può venderla, tutta intera o per parti.

Wang Ying, fatto alternativo lui stesso, ha avuto la brillante idea di collocare in borsa le azioni di HKND perottenere i 50 miliardi di dollari del costo del canale. Manel 2015 le azioni di Xinwei, la suaimpresa di telecomunicazioni, hanno subito una caduta del 57%, ela sua fortuna personaleè crollata. Una verità solida, di quelle di un tempo.

Ciò che quelle macchine di Wang Ying hanno fatto nella tenuta di Miramar è stato abbellire la facciata di una vecchiastrada rurale di sei chilometri di lunghezza verso la costa. Le attrezzature erano di proprietà del Ministero dei TrasportieOpere Pubbliche, così come pure il casco giallo che ha indossato Wang Ying. Post-verità pura.

Sulla strada, di nuovo abbandonata, è cresciuta la vegetazione e all’epoca delle piogge è impossibile transitare a causa delle fangaie. Un buon numero di mucche pascolano lì dove oggi si dovrebberostar costruendo, a un ritmo febbrile, le chiuse.

*Scrittore nicaraguense

La Prensa

Traduzione dallo spagnolo di Francesca Casaliggi

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