ARRIVA IN MESSICO “MARIA CHE SCIOGLIE I NODI”. L’ha resa famosa Bergoglio-Papa e adesso c’è chi ha pensato di affiancarla alla più popolare Madonna di Guadalupe

La cappella come si presenta oggi. Dalla Germania al Messico via Argentina
La cappella come si presenta oggi. Dalla Germania al Messico via Argentina

Non c’è pericolo che insidi il primato della Madonna di Guadalupe patrona d’America ma da quest’anno ci sarà anche lei in Messico e cercherà il suo posto di intercessora per i matrimoni in difficoltà ed i coniugi che vogliono ritrovare slancio nella loro unione al momento traballante. Parliamo della “Virgen Desatanudos”, importata in Argentina da Bergoglio al suo rientro dalla Germania nel 1986 e adesso esportata in Messico, terra della più nota morenita.

Il Santuario della Madonna tedesco-argentina è in via di costruzione in una delle località turistiche più rinomate del Messico, Cancún, nello stato di Quintana Roo, un “posto molto bello ma dove molti matrimoni si disfano” argomenta Luis Pablo Garza, il sacerdote che avrà l’incarico di diffondere la nuova devozione. Don Garza e confida che anch’essa troverà il suo spazio perché – ripete con Bergoglio – la famiglia messicana non gode buona salute e “tutti abbiamo nodi nel cuore e attraversiamo difficoltà”.

L’originale di “Maria che scioglie i nodi”, attribuito al pittore settecentesco Johann Georg Melchior Schmidtner, si trova nella chiesa di St. Peter am Perlach ad Augusta, nel Sud della Baviera e mostra la Madonna nell’atto di districare i nodi di un lungo nastro che gli è offerto da angeli che si trovano alla destra del quadro, mentre altri angeli a sinistra raccolgono il tessuto ormai liscio. “In quell’epoca – spiega padre Garza – agli sposi si legava un nastro di tessuto nelle mani, che dovevano conservare con affetto come simbolo del loro amore, e ogni volta che avevano un problema coniugale la sposa faceva un nodo alla striscia”. La tradizione vuole, e padre Garza ricorda, che un giorno una coppia si presentò sul posto con il nastro pieno di nodi e chiese l’intercessione della Madonna. Tutti i nodi si sciolsero, i coniugi si riconciliarono e ripresero il loro cammino. Ebbero diversi figli, uno si fece sacerdote e dopo aver conosciuto la storia dei genitori fece dipingere il quadro della “Virgen María Desatadora de Nudos”. “Per questo agli sposi o alle coppie di chi entra nel nostro santuario ancora in costruzione” annuncia il sacerdote, “regaliamo dei nastri bianchi come avviene a Filadelfia, negli Stati Uniti, e in altri paesi”. Le persone che li ricevono vi scrivono sopra le loro petizioni e le mettono vicino al quadro. Il giorno 8 di ciascun mese viene celebrata la messa e le intenzioni offerte alla “Virgen Desatadora de Nudos”.

Il santuario a lei dedicato cresce lentamente fa notare il suo futuro rettore. “Per il momento è vulnerabile agli uragani” osserva dal momento che lo stato di Quintana Roo è battuto da questi fenomeni metereologici, “ma speriamo di poter edificare il santuario secondo le norme del progetto, che lo vogliono completamente ecologico”. Per adesso c’è una cappella e una caffetteria, tutto in uno stile rustico, in pietra e legno. Luis Pablo Garza prevede tre o quattro anni perchè anche il nodo delle risorse economiche possa essere sciolto.

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