Sarà questo il paesaggio che accoglierà papa Francesco l’8 luglio, al suo arrivo ad El Alto, in Bolivia, l’aeroporto internazionale che sovrasta la capitale La Paz. Montagne innevate di cinquemila metri sullo sfondo, l’aria rarefatta dei quattromila metri di altitudine della struttura aeroportuale, e la Vergine di Copacabana – forse in originale – la patrona della Bolivia.
Un paesaggio mozzafiato dopo le fatiche dell’enciclica, da dove il Papa impartirà la benedizione alla nazione ed eleverà la lode a Dio, tradotta simultaneamente – informano le autorità boliviane – in aymara, quechua e guaraní.