UNIONE DELLE NAZIONI SUDAMERICANE. Si torna a parlare di Parlamento e cittadinanza latinoamericana mentre avanzano i lavori per la sede comune in Bolivia

Echi di una Patria Grande…
Echi di una Patria Grande…

Il progetto di unione delle Nazioni Sudamericane (UNASUR), le Nazioni Unite dell’America Latina per intenderci, compie un passo in avanti verso una maggiore integrazione del continente, un processo, quest’ultimo, che i latinoamericani mostrano di apprezzare a giudicare dal recente sondaggio dell’Istituto per l’integrazione dell’America Latina e dei Caraibi (INTAL) e dell’agenzia Latinobarometro che mostra una opinione favorevole del 77% della popolazione consultata per politiche volte ad una maggiore integrazione economica. Il colombiano Ernesto Samper, che dell’UNASUR è segretario generale, annuncia in Bolivia che i passi per attivare il Parlamento Latinoamericano verranno messi a punto nei prossimi giorni nel corso di una apposita riunione dei presidenti delle Commissioni legislative dei paesi membri: Argentina, Bolivia, Brasile, Colombia, Cile, Ecuador, Guyana, Paraguay, Perù, Suriname, Uruguay e Venezuela. “Saranno loro che definiranno il protocollo che reggerà il Parlamento Sudamericano” ha dichiarato Samper dalla Bolivia, dove ha visitato l’area di 400 ettari nella località di San Benito, a 38 chilometri da Cochabamba, dove sorgerà la sede del Parlamento Latinoamericano.

Le 12 nazioni che conformano l’UNASUR, ratificata dai rispettivi parlamenti l’11 marzo 2011, riuniscono una popolazione di 400 milioni di persone, pari al 68 per cento della popolazione totale dell’America Latina.

Con il Parlamento Sudamericano prende nuovo impulso anche il progetto di una cittadinanza sudamericana “che ci identifichi di più come sudamericani” ha commentato Ernesto Semper, “permetta ai giovani di studiare in qualunque parte del Sud America e rafforzi la mobilità nel continente”.

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