PIÚ ASSASSINI IN BRASILE CHE MORTI IN SIRIA. Nel 2015 le morti violente sono state quasi 60 mila. 278 mila in quattro anni, contro le 256 mila vittime del paese in guerra

160 al giorno, un decesso ogni nove minuti
160 al giorno, un decesso ogni nove minuti

Gli omicidi in Brasile negli ultimi quattro anni hanno causato più morti della guerra in Siria. Una comparazione che sembra incredibile ma che si desume dai dati del Forum delle ONG della Pubblica Sicurezza del Brasile divulgati in questi giorni. L’ultima edizione del rapporto annuale di questa organizzazione riferisce di 58,383 morti violente e intenzionali nel 2015 in Brasile, una media di 160 al giorno o un decesso ogni nove minuti.

Il rapporto contabilizza gli omicidi volontari, le lesioni seguite da morte e le rapine che causano vittime letali, così come le morti causate da agenti di polizia e gli stessi agenti di polizia morti in servizio o fuori servizio. Il rapporto del Forum è considerato il più ampio in materia di vittime di violenza.

Il numero di omicidi registrati dalla ONG tra il 2011 e il 2015 in Brasile ha raggiunto le 278.839 vittime. Secondo le statistiche dell’Osservatorio siriano per i diritti umani, la guerra che infuria nel paese ha provocato la morte di 256.124 persone nello stesso periodo.

Il tasso di omicidi nel paese sudamericano è stato del 28,6 per 100.000 abitanti nel 2015 contro il 28,9 nel 2014, superando di gran lunga il limite del 10 per 100.000 che l’ONU considera come violenza endemica.

Il rapporto evidenzia anche la brutalità con cui agisce la polizia in Brasile con un registro di almeno nove persone al giorno uccise dalle forze di sicurezza. Nel 2015, 3.345 persone sono state uccise dalla polizia, il 6,3% in più rispetto all’anno precedente. D’altra parte, 393 poliziotti sono stati uccisi nel 2015, 103 di loro durante quando erano in servizio.

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