C’è voluto tempo e il coinvolgimento della polizia di 17 paesi, ma alla fine il grande raggiro internazionale è venuto alla luce. Sotto la lente degli investigatori ha preso forma la più gigantesca operazione di riciclaggio che sia mai stata messa in atto. Il tutto in Costa Rica, sotto la sigla di Liberty Reserve, un servizio online per effettuare transazioni economiche in tutto il mondo. Secondo il procuratore degli Stati Uniti Preet Bharara che si occupa dell’indagine, nei suoi anni di esistenza il sistema avrebbe consentito di effettuare transazioni per traffici spesso illeciti per un valore che supera i 6 miliardi di dollari. I clienti potevano depositare e trasferire denaro ad altri fornendo nome, data di nascita e un indirizzo email. Il sito non aveva alcun sistema di verifica dell’identità di chi trasferiva denaro, né di chi lo riceveva. Erano consentite diverse modalità per effettuare le transazioni, sia tramite l’appoggio di conti correnti su banche tradizionali, sia con l’utilizzo di carte di credito e prepagate. Non c’erano neppure limiti massimi al volume delle transazioni. In pratica il proprietario di un conto depositava denaro dando disposizioni sulla moneta in cui voleva venisse effettuata la transazione. Liberty Reserve incassava commissioni pari all’1 per cento sulle singole operazioni. Data l’impossibilità di controllare efficacemente l’identità delle persone coinvolte, le transazioni non potevano essere in alcun modo annullate. Il sistema permetteva pertanto di riciclare denaro sporco, frutto di attività illecite online, dalle clonazioni delle carte di credito, alle frodi finanziarie passando per il traffico di droga e di materiale pedopornografico.
RICICLAGGIO DI DENARO SPORCO. Scoperto in Costa Rica il caso più grande della storia
