ADIOS. E ARRIVEDERCI SU VATICAN INSIDER. Terre d’America cessa le pubblicazioni. E invita i suoi lettori a leggere Vatican Insider

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Terre d’America cessa le pubblicazioni dopo cinque anni di esistenza. È il destino dei siti personali, legati a doppio filo a chi li fa. Seguono la vita dell’autore e la vita, come si sa, chiude cicli e ne apre altri.

Quelli trascorsi sono stati cinque anni cruciali e appassionanti per chi fa il giornalista e dunque immette notizie e messaggi nel reticolo di canali che conformano la comunicazione moderna che interconnette gli uomini come mai prima d’ora nella storia. La ragion d’essere che ha motivato l’inizio del sito nell’aprile del 2013 è stata l’elezione di un pontefice latino-americano e quindi un rinnovato interesse dell’opinione pubblica in generale al continente da cui proviene. Possiamo dire oggi che la motivazione originaria si mantiene intatta. Anzi, è stata aumentata dai tanti processi che l’iniziativa del Papa ha avviato in America Latina. Per questo il flusso informativo con l’approccio distintivo che ha caratterizzato questi cinque anni di Terre d’America non finirà ma confluirà in Vatican Insider. Chi, soprattutto nei paesi dell’America Latina ha apprezzato, commentato, spesso ripreso parzialmente o totalmente gli articoli di Terre d’America, non dovrà fare altro che aprire le pagine web di Vatican Insider.Con le firme e i contenuti di Vatican Insider, che abbracciano i cinque continenti, ritroverà anche quelli caratteristici di Terre d’America.

A questo punto, alla fine di un quinquennio che ha concentrato energie e sinergie attorno ad uno stesso progetto, sono d’obbligo dei ringraziamenti: ai collaboratori delle diverse nazionalità dell’America Latina che anche noi, con Papa Francesco, abbiamo spesso chiamato “Patria Grande” evocando il mai estinto anelo all’integrazione del continente; agli sponsor che con generosità hanno sostenuto Terre d’America in questo quinquennio; allo staff dei traduttori di lingua spagnola, italiana e portoghese e in primis a Inés Giménez Pecci che ininterrottamente ha tradotto buona parte degli oltre tremila articoli che compongono l’archivio di Terre d’America; alla società Guest.it che ha disegnato e supportato il sito in questi anni, e a Emiliano Rodriguez, ingegnere informatico, che ha messo in pagina gli articoli con relativo corredo fotografico.

Aggiungo che in questi cinque anni non ci sono stati cambiamenti nell’organigramma sopra descritto, eccetto nuove incorporazioni, e anche questo è un motivo di soddisfazione.

Concludo con un grazie sentito ai lettori.

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