PAGELLE AI CARDINALI. Un sedicente “Gruppo per un migliore governo della Chiesa” di origine statunitense finanzierà il progetto “Red Hat Report” per riunire informazioni sui porporati

Operazione berrette rosse
Operazione berrette rosse

La notizia, incredibile, non merita particolari commenti o analisi ma non deve essere neanche sottovalutata o banalizzata. Da ieri, sulla stampa statunitense che segue le vicende religiose ed ecclesiali e anche le attività della Santa Sede, si scrive di un gruppo di facoltosi cattolici di destra che hanno avuto un’idea simile a quanto si è visto nel famoso film tedesco di Florian Henckel “Le vite degli altri” (Das Leben der Anderen – 2006). In poche parole di tratta, secondo gli ideatori del progetto, di raccogliere ogni tipo d’informazione per compilare un dossier dedicato a ognuno dei cardinali che potrebbero partecipare a un eventuale Conclave per eleggere un nuovo Successore di Pietro.

No, non si tratta di un’esagerazione: i fatti stanno esattamente come li raccontiamo.

Ovviamente tali dossier – delle vere e proprie schedature poliziesche – serviranno per raccogliere notizie buone, meno buone, vere, false, infamanti, calunniose sui porporati che, come elettori, dovranno garantire la Successione di Pietro in un futuro Conclave e quindi per distribuire, quando gli ideatori lo riterranno più opportuno, delle “pagelle personali” sia per far salire le quotazioni di un “papabile” sia per comprometterne la reputazione.

Questi facoltosi statunitensi, così angosciati per il futuro della Chiesa Cattolica, anche se alcuni di loro poco o nulla hanno a che fare con la vocazione cristiana, si autodefiniscono “Better Church Governance Group” (Gruppo per un migliore governo della Chiesa), finanzieranno la cosiddetta operazione “Red Hat Report” (Rapporto sulle berette rosse) il cui scopo è, appunto, la schedatura dei cardinali elettori con informazioni da usare pubblicamente o privatamente nel momento opportuno, particolarmente nella Rete.

I tempi cambiano eccome!

Quest’operazione indecente e pericolosa, in altri tempi, sarebbe stata collocata all’interno del blocco socialista, nell’Unione Sovietica o nella Repubblica Democratica Tedesca di Erich Honecker oppure nella Romania di Nicolae Ceaușescu o nell’Albania di Enver Hoxha. Ma oggi è diverso. Il territorio sono gli Stati Uniti d’America.

“Red Hat Report” è una tipica operazione di dossieraggio ad uso e consumo di manovre e interessi politico-ideologici. È uno strumento ripugnante, copiato dalle polizie politiche delle dittature di destra o sinistra. “Red Hat Report” è un altro tassello nella strategia della destra cattolica USA che, con molteplici iniziative generosamente finanziate, prova costantemente a erodere il prestigio, l’autorevolezza nonché il ministero e il magistero di Papa Francesco e della Sede Apostolica. Come sempre, è il Papa il target principale. L’idea di fondo di “Red Hat Report” non è solo quella di condizionare, se possibile, un eventuale Conclave, ma anche quella di evitare – si dice – che venga eletto un altro come Francesco.

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