NICARAGUA. LASCIATE CHE VENGANO I CASCHI BLU. Possono frenare l’escalation di violenza e creare un clima più favorevole ai negoziati

Caschi blu ad Haiti
Caschi blu ad Haiti

Tutti i giorni muoiono dei civili innocenti, bambini e neonati compresi. Lo Stato non è in grado di offrire sicurezza ai cittadini, al contrario, questi ultimi hanno paura delle forze di polizia. Ci sono poi i paramilitari, un esercito irregolare appoggiato dalla polizia stessa, che agisce violando la Costituzione, seminando terrore e provocando tutte le notti una situazione di “coprifuoco” di fatto.

L’Esercito del Nicaragua non difende la sovranità difendendo il sovrano, ovvero il popolo, permette che si violino i diritti umani e che esista un corpo armato incostituzionale parallelo al suo, senza intervenire per disarmarlo, giustificandosi con l’equivoco argomento di svolgere un ruolo “apolitico e non deliberante”. La legge e la giustizia non esistono. La delinquenza regna impune, gode della complicità delle autorità al punto di invadere e occupare proprietà private urbane e rurali davanti gli occhi di tutti.

Questa situazione è stata resa pubblica da molti mezzi di comunicazione in tutto il mondo, comprovata e condannata dalla Commissione Interamericana dei Diritti Umani della OEA, senza che ci sia stato alcun miglioramento, anzi con un peggioramento progressivo che è davanti agli occhi di tutti.Viene allora naturale domandarsi se non sarebbe conveniente l’intervento dei caschi blu delle Nazioni Unite per evitare una guerra civile. È evidente che difronte a ogni azione repressiva, alla frustrazione per una pace che non arriva, all’aumento dell’insicurezza e al deteriorarsi della situazione economica, la rabbia popolare può solo aumentare.

Nel Dialogo Nazionale, con la Chiesa cattolica come mediatrice e testimone, sia il Governo che Alleanza Cívica affermano di volere una soluzione pacifica, costituzionale ed elettorale alla grave crisi nazionale; ma il dialogo si interrompe quando il Governo si nega ad affrontare l’argomento di fondo, quello delle elezioni, fino a quando non vengano tolte le barricate innalzate dalla popolazione in città per difendersi dalla polizia e dai paramilitari. Alleanza Civica, per contro, dice che non chiederà di togliere le barricate se prima il Governo non scioglie i gruppi paramilitari e smette si attaccare e perseguire studenti e popolazione civile, perché teme che proprio la popolazione resti indifesa e vulnerabile.

Il Governo non vuole compiere il primo passo, e accusa che la violenza proviene anche da parte dell’opposizione. Ragion per cui non si raggiunge un consenso affinché il Dialogo Nazionale produca gli accordi necessari per risolvere il conflitto attraverso quelle elezioni anticipate che non solo chiede il Nicaragua ma che anche organizzazioni come la OEA e la comunità internazionale considerano l’unica soluzione pacifica possibile.

Di fronte a questa impasse c’è da pensare che se i mediatori del Dialogo Nazionale e le missioni internazionali dei Diritti Umani della OEA e delle Nazioni Unite, nonostante la buona volontà non sono capaci di fermare la violenza, è necessaria una forza di pace internazionale come i caschi blu che abbia chances di riuscirvi.

Il Capitolo VII dello Statuto delle Nazioni Unite stabilisce che il Consiglio di Sicurezza può inviare una Forza Militare Multilaterale di Pace in Nicaragua, conosciuta come caschi blu, che si sono dimostrati uno degli strumenti più efficaci a disposizione dell’ONU per aiutare i paesi a transitare da una situazione di conflitto ad una di pace. L’ultimo antecedente nella nostra regione è stato l’invio di una Forza di Pace ad Haiti nel 1994. Sappiamo però che perché vengano i caschi blu è necessario il consenso del Governo, ossia che il Presidente capisca che questa è la forma più realista per evitare una guerra civile che non conviene a nessuno e distruggerebbe il paese. Potremmo così camminare verso una soluzione pacifica costituzionale ed elettorale che anche il Governo dichiara di volere.

Se il Governo si sente in difficoltà o ha paura di fermare gli atti di delinquenza, sciogliere i paramilitari e ordinare alla polizia il “cessate il fuoco” che i vescovi cattolici gli hanno chiesto più volte, allora che autorizzi l’ingresso urgente dei caschi blu per mettere ordine, dare sicurezza e tranquillità ai cittadini, fermare la violenza e proteggere i diritti umani; agirebbero con imparzialità, senza usare la forza eccetto in legittima difesa e in difesa del proprio mandato. Potremmo avere un ambiente più tranquillo, favorevole al dialogo, per accordare e realizzare le elezioni anticipate dove il sovrano, il popolo, potrà decidere il proprio destino.

*Avvocato, scrittore e giornalista. Originario di Granada (Nicaragua) risiede attualmente a Managua.

El Nuevo Diario

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