SPAGHETTI ALLA URUGUAYANA, CON SALSA DI MARIJUANA. Il progetto non è ancora a punto, ma manca poco. Una fabbrica inizierà a produrre cosmetici e alimenti a base di cannabis

L’appetitoso mercato della marijuana e dei sui derivati
L’appetitoso mercato della marijuana e dei sui derivati

L’Uruguay non rinuncia alla fama di paese più trasgressivo dell’America Latina e dopo i primati di primo paese del continente ad aver legalizzato i matrimoni tra persone dello stesso sesso e primo paese al mondo a legalizzare la produzione ed il consumo di marijuana, si accinge ad inanellare anche quello di produttore di alimenti a base di cannabis.

Il progetto, per la verità, non è ancora a punto ma il mercato dei prodotti derivati dalla cannabis ha fiutato l’affare e ce la sta mettendo tutta per arrivarci il prima possibile. Un’azienda con capitali uruguaiani ha già annunciato che svilupperà nuovi oli e creme medicinali – con effetti rilassanti per ridurre l’uso di analgesici -, saponi e gel da bagno, e già progetta di preparare alimenti come pasta, barrette di cereali e focaccine di cannabis.

Il progetto di cui sopra è già nero su bianco ed è stato presentato all’Istituto per la regolazione e il controllo della cannabis (Ircca) di Montevideo. Vi si prospetta un investimento importante con la costruzione di un impianto industriale che verrà installato nell’est del piccolo paese sudamericano incastonato tra il Brasile e l’Argentina. Nel frattempo, in attesa dell’autorizzazione che viene considerata pressoché sicura, si sono messi al lavoro chimici farmaceutici, agronomi, avvocati, architetti e manager chiamati a dare forma al progetto. Che prevede varie fasi.

Nella prima, l’olio medicinale prodotto con cannabis verrà sintetizzato con una composizione diversa da quella già registrata e commercializzata. In questo caso, avrà percentuali diverse dei suoi componenti: cannabidiolo (CBD) e tetraidrocannabinolo (THC). La seconda sarà quella della produzione di medicinali e alimenti a base di marijuana, con e senza sostanze psicoattive. In questa prospettiva, nel marzo dello scorso anno, l’Associazione per lo Studio della cannabis dell’Uruguay (AECU), la principale organizzazione che riunisce coloro i club di associati, ha presentato una lista di richieste al governo, tra le quali spiccano quella di licenze per la marijuana medicinale e la commercializzazione di alimenti a base di marijuana.

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