ROMERO SANTO. “IL PIÚ GRANDE AVVENIMENTO NELLA STORIA DI EL SALVADOR”. Ancora niente di ufficiale sulla data e il luogo della canonizzazione, ribadisce il successore

José Luis Escobar Alas risponde ad alcune domande (Foto Diario Co Latino-Ricardo Chicas Segura).
José Luis Escobar Alas risponde ad alcune domande (Foto Diario Co Latino-Ricardo Chicas Segura).

Non esagera il terzo successore di monseñor Oscar Arnulfo Romero a San Salvador, José Luis Escobar Alas, quando afferma che la “canonizzazione di Romero sarà l’avvenimento più grande nella storia del paese”. E probabilmente dell’America Latina. A giorni si saprà dove e quando verrà fatta ma già tutto El Salvador è in movimento perché la celebrazione sia un atto di popolo come non ce ne sono mai stati in America Centrale e del Sud. “Siamo ansiosi e in attesa per la notizia”, ha dichiarato l’arcivescovo durante la tradizionale messa domenicale nella cattedrale dove sono sepolti i resti del prossimo santo. Escobar Alas ha ricordato che sabato 19 maggio si conoscerà la decisione di Papa Francesco circa il luogo, l’ora e la data della canonizzazione. Ha anche aggiunto che “nonostante le informazioni che circolano sulla canonizzazione di monsignor Romero, che avverrebbe nel mese di ottobre a Roma, non c’è ancora niente di ufficiale”.

“Dopo la decisione presa dal Santo Padre il 6 marzo di autorizzare il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, ad emettere il decreto che eleverà agli altari della Chiesa cattolica il Vescovo e Martire Oscar Arnulfo Romero, si è solo speculato sul luogo e la data della storica cerimonia”. L’arcivescovo di San Salvador ha quindi osservato significativamente che “Nonostante i grandi motivi perché la canonizzazione sia a Roma, noi abbiamo mantenuto la nostra petizione come vescovi, che sia fatta qui (…) perché vorremmo che tutti potessero assistervi, che i poveri di monsignor Romero ci siano alla sua canonizzazione e l’abbiamo chiesto al Papa per iscritto e verbalmente. E credo che anche il cardinale (Gregorio Rosa Chávez) ancora una volta glielo abbia chiesto e il Papa gli ha risposto che non c’è ancora nulla di ufficiale, quindi siamo in attesa “.

José Luis Escobar Alas ha anche risposto ad alcune inquietudini, soprattutto a chi ha espresso dubbi se il paese centroamericano sia pronto per un eventuale viaggio del Papa. “Certo che sì, il paese è pronto a ricevere la visita di Papa Francisco” ha dichiarato senza esitazioni.

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