LE CHIAVI DEL PONTIFICATO VISTE DA GRAMNA. Il Quotidiano del Partito comunista dedica la prima pagina a Francesco e sceglie cinque momenti del quinquennio

La prima pagina di Gramna del 16 marzo
La prima pagina di Gramna del 16 marzo

“Essere il primo sommo pontefice latinoamericano non è ciò che più identifica l’argentino José Mario Bergoglio, papa Francesco dei cattolici. Ora che sono passati cinque anni dal suo papato, con idee meditate e senza fretta, si può dire che Sua Santità è caratterizzato da spontaneità e intensa proiezione verso i più diseredati”. Inizia così l’omaggio che il quotidiano del Partito comunista di Cuba riserva a Papa Francesco al giro di boa dei cinque anni da pontefice regnante. Con inusuale evidenza in prima pagina Gramna identifica poi cinque momenti chiave tra i molti che riempiono le cronache del pontificato.

PRIMO: 13 marzo 2013: Il papa numero 266 ha iniziato il suo periodo di governo scegliendo un nome di santo, e quello che ha scelto è stato Francesco, povero tra i poveri. “Come vorrei una Chiesa povera e per i poveri”, ha detto durante la sua apparizione inaugurale. Senza perdere tempo, l’11 giugno dello stesso anno ha approvato, attraverso motu proprio (documento pontificio), una riforma del codice penale che amplia la definizione dei reati contro i minori.

SECONDO: 18 giugno 2015: Il Pontefice pubblica l’enciclica Laudato si, dedicata all’ambiente – con particolare attenzione ai cambiamenti climatici – e alla qualità della vita delle persone.

TERZO: 9 luglio 2015: Davanti ai movimenti popolari a Santa Cruz de la Sierra, in Bolivia, papa Francesco ha chiesto “umilmente perdono”, “non solo per le offese della stessa Chiesa, ma per i crimini contro le popolazioni indigene» durante il periodo della colonizzazione dell’America Latina.

QUARTO: 13 febbraio 2016: Molte ragioni rendono la sua seconda visita a Cuba un fatto storico: qui si sono incontrati papa Francesco e il patriarca russo Kiril. È il primo e unico incontro tra un capo della Chiesa cattolica romana e un patriarca della Chiesa ortodossa russa, due dei principali rami del cristianesimo da quando si separarono nell’anno 1054.

QUINTO: 6 settembre 2017: In un programma serrato di cinque giorni in Colombia, papa Francesco è andato nelle città di Bogotá, Medellín, Villavicencio e Cartagena, dove ha dedicato spazi di riflessione a diversi settori della società colombiana: rappresentanti della società civile, leader e dirigenti politici, uomini d’affari, bambini, giovani e vittime della violenza. Una delle sue frasi in questo paese è stata: “Ogni sforzo di pace, senza un sincero impegno di riconciliazione, sarà un fallimento; riconciliarcinon significa ignorare le differenze o legittimare le ingiustizie; l’odio non ha l’ultima parola».

La prima pagina di Gramna del 16 marzo

 

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