SE MADURO PIANGE, L’OPPOSIZIONE NON RIDE. Un sondaggio mostra che per i venezuelani il rifiuto del regime e la scarsa fiducia nell’opposizione vanno a braccetto

Venezuelani in cerca di alternative
Venezuelani in cerca di alternative

La sfiducia nella MUD (Unità Democratica) e il rifiuto del regime camminano a braccetto secondo gli ultimi numeri I venezuelani, delusi, attribuiscono le cause della crisi nazionale alle autorità di governo e insistono chiedendo un cambiamento, ma non si trovano in pieno accordo con gli attori politici dell’opposizione.

Lo evidenzia il sondaggio di “Varianzas” del settembre 2017, realizzato su un campione di 600 uomini e donne maggiori di 18 anni, dei quali un 76,7% è convinto che il regime di Nicolás Maduro va per una cattiva strada. Un numero abbastanza rilevante, considerando che solo il 7,7% degli intervistati crede che il presidente della nazione sia su un buon cammino.

Per la maggioranza dei cittadini consultati da “Varianzas”, Maduro sarebbe il principale problema del paese, e per questo un 75,2% spera che lasci il potere prima del 2019, un 22,0% desidera che concluda il suo mandato e un 2,8 % non si esprime.

Nonostante il panorama critico che sta attraversando il paese, immerso nell’inflazione, afflitto da necessità basiche insoddisfatte e dalla criminalità a causa di decisioni politiche sbagliate, è cresciuta la percentuale di chi vuole che Maduro continui la sua gestione fino al 2019. Stando infatti ad un analogo sondaggio di “Varianzas” del settembre 2016, quando un 17% riteneva che Maduro dovesse continuare nella presidenza, nell’attuale sondaggio i favorevoli sono aumentati al 22%. Una percentuale simile, il 20,3%, manifesta fiducia nella MUD. Il 70,7 % prova sfiducia nella coalizione d’opposizione che ultimamente non gode di una buona opinione pubblica, e dopo essere stata spinta da quattro mesi di intense proteste, si è riavvicinata al regime disponendosi a disputare le prossime elezioni regionali.

Numeri in Caracas. Sullo scenario di Caracas, lo studio ha rivelato che la posizione politica dell’opposizione nella città capitale conta con il 54,3 % di appoggio, mentre il chavismo si ferma al 21% e gli indipendenti al 24,7 %. Comparando con l’anno 2016, la posizione chavista è scesa dal 23,7 % al 21 %, l’opposizione dal 55,7% al 54,3%, mentre gli indipendenti sono cresciuti dal 20,6 % al 24,7%.

Nella valutazione della gestione del sindaco di Caracas, Jorge Rodríguez, il rifiuto si attesta sull’11,1% da parte del chavismo, che la qualifica come “pessima”, così come il 49,1 % degli oppositori che partecipa al sondaggio. Solo l’1,6% del chavismo assicura che il governo di Rodríguez è eccellente mentre lo 0,8%, non sa che cosa rispondere. Da molto tempo, il municipio di “Libertador di Caracas” ha cessato di essere il bastione del chavismo. L’intenzione di voto in questo comune va maggioritariamente all’elettorato indipendente con il 37,5% mentre chi è d’accordo con la MUD rappresenta il 28,7%, e l’elettorato psuvista (del Partito Socialista Unito del Venezuela) mantiene un 21,5%.

Comparando i possibili candidati di Unità Democratica, Antonio Ecarri e Tomás Guanipa, il dirigente di Azione Democratica (AD) Ecarri precede Guanipa con il 46% dei possibili voti delle primarie contro il 38,7% del secondo. Solo il 4% dei consultati non sceglierebbe nessuno dei due. Se si misurasse con il chavista Rodríguez, il candidato di AD avrebbe un’alta possibilità di vittoria. Attualmente registra un’accettazione del 53,2%. I probabili voti per il sindaco di Caracas, Jorge Rodríguez non supererebbero il 21,7%.

Simpatia politica. La mancanza di empatia che i venezuelani provano verso i loro rappresentanti politici è ogni giorno più evidente, soprattutto quando sono chiamati a fornire la loro opinione sui diversi partiti in Venezuela. Il Psuv, che attraversa il suo peggiore momento, mostra un consenso del 16,2%. La cifra, che sembra elevata, si distanzia considerevolmente da quella ottenuta dall’opposizione nel suo insieme.

AD, nonostante registri la maggioranza delle candidature dell’opposizione nelle primarie di governo, ha ottenuto un 8% di simpatia politica. Seguita da Primero Justicia come secondo partito oppositore con maggiore approvazione, anche se con solo un 7,8%. Volontà Popolare ha ottenuto un 6%, mentre la Alianza del Lápiz un 3,5%, Nuevo Tiempo 2,2%, Avanzada Progresista 0,8%, e, sorprendentemente, l’indipendentismo ha raggiunto un 55,5%. Nessun partito oppositore mostra di essersi rafforzato. Con la differenza di 2 o 3% di consenso da parte dell’elettorato, gli intervistati da “Varianzas” hanno fatto capire che non ci sarebbe partita se venisse giocata isolatamente da queste forze politiche.

Gli stati d’animo. L’umore della popolazione influisce notevolmente nella crescita o nella disgrazia delle sue autorità. Con più del 74%, gli intervistati descrivono con parole negative il loro stato d’animo rispetto alla situazione venezuelana. Un numero elevato, il 25%, dichiara di sentirsi deluso, mentre il 23% si sente infastidito, il 14% pessimista e il 13% triste.

L’incremento del numero delle famiglie venezuelane che si alimentano di rifiuti, così come l’alto tasso di mortalità dovuto alla scarsità di medicine, sono divenute realtà diffuse nello scenario nazionale. Il 62,2% degli intervistati ha affermato di conoscere persone che mangiano rifiuti e un 43,7 % ha detto di conoscere persone decedute per mancanza di medicinali. Un 47,6 % degli intervistati appartenenti al chavismo conosce una o più persone che si alimentano di spazzatura e un 28,6% riconosce che le persone in Venezuela muoiono per l’impossibilità di accedere a farmaci, e che alcune di queste erano dei loro vicini. Il 57,9 % dei chavisti intervistati ha negato di conoscere qualcuno deceduto per non essersi potuto curare e il 39,7 % ha assicurato di non conoscere nessuno che si sfami con i rifiuti. Riguardo all’alimentazione giornaliera dei venezuelani consultati, il 53,7% ha confermato di mangiare tre volte al giorno, un allarmante 37,5% ha ammesso di alimentarsi due volte al giorno e il 6,7% solo una volta al giorno.

La crisi sociale ed economica colpisce tutti nella stessa misura. Tanto gli alimenti come i medicinali, essenziali per la vita umana, sono quasi un lusso in Venezuela. La popolazione cerca di sopravvivere giorno dopo giorno cercando di soddisfare queste necessità di base, mentre l’idea di poter trovare un giorno una soluzione alla crisi tiene accesa la speranza.

Scenari presidenziali. Nonostante il conflitto socio-politico così avvolgente, la maggioranza dei venezuelani spera di partecipare ad elezioni presidenziali, e si dichiara pienamente disposta a concorrervi. Per quanto riguarda l’intenzione di voto per la Presidenza della Repubblica, la probabile candidatura di Henry Ramos Allup ha ottenuto un’accettazione del 35,8% delle risposte raccolte da “Varianzas”. Julio Borges, invece, ha ottenuto un 13,7% mentre il candidato del Psuv si è attestato sul 20,3%. Se Ramos Allup resterà il candidato della MUD, il 45,3 % degli intervistati da “Varianzas” gli darebbe il suo voto, ben più del 22,7% che ha dichiarato di votare per il candidato del Psuv.

*Giornalista venezuelana del portale digitale Nuevo País e Zeta

Zeta

Traduzione dallo spagnolo di Silvia Pizio

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