ANCHE HEMINGWAY TRA LE VITTIME DI TRUMP. Il ricongelamento dei rapporti con Cuba disposto dal presidente americano e le sue ricadute sul premio Nobel di Letteratura

Riproduzione di Hemingway nel suo locale preferito di l'Avana, El Floridita
Riproduzione di Hemingway nel suo locale preferito di l'Avana, El Floridita

Il ricongelamento dei rapporti con Cuba voluto da Trump con le nuove direttive impartite con il “Memorandum presidenziale di Sicurezza Nazionale sul rafforzamento della politica degli Stati Uniti verso Cuba” faranno una vittima illustre: Ernest Hemingway, il Nobel di Letteratura 1954 che nell’Isola ha passato una buona parte della propria vita. “Hemingway è molto amato nei due paesi, ha questo in comune, questo amore per uno scrittore che era allo stesso tempo americano e, in certo modo, cubano per scelta” ha affermato Valerie Hemingway, la nuora dello scrittore a margine del 16° “Colloquio Internazionale Ernest Hemingway” tutt’ora in corso a l’Avana. Negli stessi giorni del 2015 l’apertura del medesimo simposio – che ha cadenza biennale – avvenne quasi in concomitanza con la notizia del disgelo diplomatico tra i due paesi dopo mezzo secolo di ostilità. L’edizione attuale si è aperta invece nel segno di una sostanziale marcia indietro dell’amministrazione americana su quasi tutto il fronte. Un cambio che avrà effetti collaterali del tutto imprevisti, come nel caso, appunto, dello scrittore americano-cubano. “Credo che se il presidente Trump fa marcia indietro nei rapporti in verità danneggerebbe il suo paese” ha commentato Valerie Hemingway, che fu anche segretaria di Hemingway nel 1958-1960, sostenendo poi che una involuzione nel processo di disgelo è una tragedia perché impedirebbe ai suoi propri concittadini di conoscere “questo meraviglioso paradiso” e il suo “amichevole e intelligente” popolo.

Valerie Hemingway ha anche informato che da due anni e mezzo, da quando, cioè, sono state ristabilite le relazioni diplomatiche tra Stati Uniti e Cuba, l’Università del Montana, lo stato dove risiede, invia studenti a Cuba tutti gli anni.

Un altro luogo che verrebbe danneggiato dalle restrizioni ai viaggi di cittadini statunitensi è il Museo Hemingway, nella fattoria “La Vigía”, che fu la residenza dello scrittore dal 1940 fino a poco prima del suicidio, nel 1961. “La Vigía” ha ricevuto la visita di 120,000 persone, la metà delle quali di nazionalità statunitense.

Il Colloquio internazionale edizione 2017 che si sta svolgendo commemora gli 80 anni del romanzo “Avere e non avere” (del 1937) e i 65 di “Il vecchio e il mare” che valse a Hemingway il premio Pulitzer nel 1953.

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