NON È UN CONTINENTE PER PICCOLI. In America Latina il più alto tasso di omicidi infantili del mondo. Save de Children: “uno ogni tre avviene in questa regione”

Honduras, Venezuela, El Salvador e Colombia i paesi più mortiferi (Foto Santamaria)
Honduras, Venezuela, El Salvador e Colombia i paesi più mortiferi (Foto Santamaria)

L’America Latina e l’area dei Caraibi sono le zone al mondo con il più alto tasso di omicidi infantili. Lo documenta il nuovo rapporto di Save the Children, l’organizzazione non governativa con sede a Londra, dal titolo “In debito con l’infanzia”. Le cifre del dossier fanno rabbrividire. Nella regione sotto esame gli omicidi infantili toccano il 12,6 ogni 100.000 abitanti, quattro volte la media mondiale che si attesta sul 3,0 ogni 100.000, ovvero, la probabilità per un bambino o bambina di essere uccisi è almeno 2,5 volte più elevata di quella di un coetaneo che vive in qualunque altro punto del pianeta. Nel mondo, uno ogni tre omicidi di bambini si consuma in America Latina. Una ulteriore messa a fuoco indica in Honduras, Venezuela, El Salvador e Colombia i paesi più mortiferi per i bambini a livello mondiale.

Violenza, maternità adolescente e disuguaglianza sociale e economica sono le principali cause che secondo la ONG britannica impediscono a milioni di bambini e bambine dell’America Latina e Caraibi di godere pienamente della loro infanzia. La ricerca di Save the Children evidenzia che il tasso di natalità tra le adolescenti di questa parte dell’emisfero è la seconda più alta dopo l’Africa; una ogni tredici adolescenti di età compresa tra i 15 e i 19 anni diventa mamma. Repubblica Dominicana, Nicaragua, Guyana e Guatemala sono i paesi con il tasso più alto di maternità precoce. Una ogni dieci ragazzine tra i 15 e 19 anni sono sposate o convivono.

L’indagine di Save the Children si estende anche ai casi di bambini con ritardi di crescita, 6 milioni quelli della fascia di età compresa tra gli 0 e i 4 anni, e bambini che non frequentano una scuola, ben 14 milioni, il 10 per cento del totale.

Una parte del rapporto mette in evidenza i progressi che si sono registrati nella regione presa in esame – l’America Latina e i Caraibi – quanto alla frequenza della scuola elementare (primaria) che registra un aumento dall’87 per cento del 1990 al 94% del 2015. Così pure si è ridotto il tasso di mortalità dei minori di cinque anni del 69% nello stesso periodo di tempo. Il rapporto elenca a questo proposito le nazioni latinoamericane più virtuose: Cile, Costa Rica, Argentina e Cuba.

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