“PER RIMANERE FEDELI BISOGNA USCIRE”. A dieci anni dalla Conferenza di Aparecida summit di vescovi dell’America Latina in El Salvador. Aspettando l’intervento del Papa

Bergoglio ad Aparecida (di fianco il cardinale brasiliano Hummes), nel maggio del 2007. Toccò a lui presiedere il team que redasse il documento finale
Bergoglio ad Aparecida (di fianco il cardinale brasiliano Hummes), nel maggio del 2007. Toccò a lui presiedere il team que redasse il documento finale

La 36.ma Assemblea generale del Consiglio episcopale dell’America Latina, CELAM, che in San Salvador (El Salvador) avrà inizio martedì 9 maggio con la partecipazione dei delegati dei 22 Episcopati della regione, dal Messico al Cile e all’Argentina, includendo ovviamente le Conferenze episcopali dell’America Centrale (Sedac) e dell’area caraibica, concluderà i suoi lavori il 12 del mese, il giorno del decimo anniversario della Visita di Benedetto XVI al Santuario della Madonna di Aparecida in Brasile. Quel giorno, Papa Ratzinger dopo la recita del Santo Rosario incontrò i Sacerdoti, i Religiosi, le Religiose, i Seminaristi e i Diaconi nella Basilica del Santuario dell’Aparecida e il giorno dopo celebrò la Santa Messa di Inaugurazione della V Conferenza Generale dell’Episcopato Latinoamericano e dei Caraibi nel piazzale di fronte al Santuario. Sicuramente la plenaria del CELAM ricorderà nelle sue conclusioni tutti questi eventi di dieci anni fa, in particolare la pubblicazione del corposo documento finale – appunto, “Documento di Aparecida” – elaborato durante le due settimane di lavoro da un team che presiedeva l’allora arcivescovo di Buenos Aires, cardinale Jorge Mario Bergoglio. Tempo dopo, il card. Bergoglio, conversando con la giornalista Stefania Falasca, dirà: “Il documento di Aparecida non si esaurisce in sé stesso, non chiude, non è l’ultimo passo, perché l’apertura finale è sulla missione. L’annuncio e la testimonianza dei discepoli. Per rimanere fedeli bisogna uscire. Rimanendo fedeli si esce. Questo dice in fondo Aparecida. Che è il cuore della missione. Il restare, il rimanere fedeli implica un’uscita. Proprio se si rimane nel Signore si esce da sé stessi. Paradossalmente proprio perché si rimane, proprio se si è fedeli si cambia. Non si rimane fedeli, come i tradizionalisti o i fondamentalisti, alla lettera. La fedeltà è sempre un cambiamento, un fiorire, una crescita. Il Signore opera un cambiamento in colui che gli è fedele. È la dottrina cattolica. San Vincenzo di Lerins fa il paragone tra lo sviluppo biologico dell’uomo, tra l’uomo che cresce, e la Tradizione che, nel trasmettere da un’epoca all’altra il depositum fidei, cresce e si consolida con il passo del tempo: «Ut annis scilicet consolidetur, dilatetur tempore, sublimetur aetate»”.

In un articolo apparso su El Clarín di Buenos Aires si ricordava tempo fa: “L’arcivescovo Victor Manuel Fernández ha detto che Bergoglio era arrivato ad Aparecida con speranza e preoccupazione. Molti dicevano che la conferenza poteva rinnovare l’entusiasmo ma soprattutto il sogno di una Chiesa latinoamericana con un’identità propria e un progetto storico segnato dalla bellezza del Vangelo e l’amore per i poveri. Alcuni dicevano che nella conferenza precedente di Santo Domingo l’ingerenza della Curia vaticana era stata eccessiva e che il fervore latinoamericano si era perso”. Sulla presenza e sul discorso di Papa Ratzinger, il card. Bergoglio precisò a Stefania Falasca: “Il Papa ha dato indicazioni generali sui problemi dell’America Latina, e ha poi lasciato aperto: fate voi, voi fate! È stato grandissimo, questo, da parte del Papa. La Conferenza è cominciata con le esposizioni dei ventitré presidenti delle diverse Conferenze episcopali e da lì si è aperta la discussione sui temi nei differenti gruppi. Anche le fasi della redazione del documento sono rimaste aperte al contributo di tutti. Al momento di raccogliere i “modi”, per la seconda e terza redazione, ne sono pervenuti 2.240! La nostra disposizione è stata quella di ricevere tutto ciò che veniva dal basso, dal popolo di Dio, e di fare non tanto una sintesi, quanto piuttosto un’armonia.”

Intanto, padre Rigoberto Pérez Garrido, segretario esecutivo del dipartimento per le comunicazioni e la stampa del CELAM ha assicurato che a San Salvador, da martedì, al centro delle riflessioni vi sarà la testimonianza, la vita e gli scritti del beato Oscar Romero così come il magistero di Papa Francesco. Essendo un punto focale dell’agenda la situazione odierna della regione, e dunque le sue sfide, crisi, mali e prospettive, è naturale – ha aggiunto padre Pérez Garrido – che una parte importante delle riflessioni si soffermi sulla Dottrina sociale della Chiesa. Tra l’altro si tratta di una componente essenziale del Piano pastorale globale che si sta applicando dal 2015 al 2019.

Fonti vicine all’Assemblea assicurano che i partecipanti riceveranno un Messaggio speciale di Papa Francesco.

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