PENA DI MORTE IN AMERICA LATINA. Abolita, ma non ovunque. A Cuba c’è ancora, ma non se ne parla. Ammessa in Perù, Brasile, Guatemala e Cile, anche se non viene eseguita

Le ultime esecuzioni risalgono al 2003
Le ultime esecuzioni risalgono al 2003

I primi ad abolirla furono proprio i venezuelani nel 1863 a cui seguirono i costaricensi nel 1877. All’inizio del secolo passato la abolirono gli uruguayani (1907) e subito dopo i colombiani (1910). Il 1981 fu un buon anno per gli abolizionisti latinoamericani. Un ragguardevole numero di ex territori francesi la abolì nel 1981 -Guadalupe, Guyana, Martinica e le isole di San Bartolomé e San Martin – seguiti dieci anni dopo da quelli appartenenti alla corona britannica: con le isole Cayman in testa. Il grande Messico approdò sulle sponde della soppressione della pena di morte solo nel 2005. Gli ultimi ad abolire formalmente la pena capitale in America Latina sono stati i boliviani, nel 2013, con Evo Morales al governo, e gli argentini, pochi anni prima, che solo nel 2009 hanno espulso la sentenza capitale dal proprio ordinamento giuridico.In omaggio, finalmente,all’argentino José Luis Borges, che era del parere che “la vita dev’essere rispettata in qualunque contesto”. Il suo conterraneo Ernesto “Che” Guevara tardò ad apprendere la massima e solo nel 2003, dopo l’esecuzione di tre sequestratori che tentarono di dirottare verso gli Stati Uniti una nave piena di turisti, Cuba iniziò la moratoria, senza però abrogare la famigerata norma.Il governo di Fidel Castro addusse in quell’ultima mattanzamotivi di forza maggiore: debellare i piani di sequestro di barche e aerei cubani che i servizi di intelligenza di stato assicuravano essere almeno una trentina. Da allora fino ai nostri giorni non è mai più stata applicata, anzi, nel 2008 il presidente Raul Castro risparmiò la vita a un gruppo di persone condannate a mortecommutando la pena capitale con 30 anni di reclusione o l’ergastolo.

Nel 1999 si iniziò a parlare a Cuba di ergastolo come alternativa alla pena di morte, ma la moratoria vera e propria cominciò nel 2000, quando le Nazioni Unite denunciarono la pena capitale come una pratica crudele e inumana, senza una vera ragion d’essere nel XXI secolo. Con la moratoria solennemente ufficializzata come politica di stato il presidente Raúl Castro dichiarò che non c’erano ancora le condizioni per decretare l’abolizione definitiva: “nelle attuali circostanze non possiamo disarmarci davanti a un impero che non smette di perseguitarci e aggredirci” sentenziò il successore di Fidel.

Attualmente la sanzione estrema resta nella legislazione dell’Isola ed è prevista in casi gravi di assassinio, violazione, furto con violenza e intimidazione e crimini con aggravanti di corruzione, ma anche per delitti contro la sicurezza della nazione. La legge eccepisce solo che la condanna “non si può imporre ai minori di 20 anni di età né alle donne che hanno commesso il crimine in stato digravidanza o che lo siano al momento in cui viene emessa la sentenza”.

Il panorama internazionale dei nostri giorni mostra un contesto di buone relazioni tra Cuba e gli altri paesi dell’America del sud ed in sensibile miglioramento i rapporti di Cuba con l’Unione Europea. Ma“la sua immagine guadagnerebbe con l’abolizione della pena capitale” osserva l’Agenzia informativa cubana Inter Press Service, che tuttavia sottolinea come la reticenza nell’abolirla derivi dai continui “atti di terrorismo finanziati e organizzati in territorio statunitense dagli anni 60, ben 713, di cui 56 a partire dagli anni 90”. Le nuove relazioni diplomatiche avviate dal dicembre 2015 con Barack Obama e il ristabilimento dei rapporti diplomatici tra Washington e l’Avanafacevano pensare ad una imminente riforma che “ripulisse” la legislazione cubana dal menzionare formalmente la pena di morte ma la vittoria di Donald Trump e “la sua vicinanza con i settori più conservatori dell’emigrazione cubana” potrebbero allungare i tempi dell’abolizione.

L’America Latina non è ancora “territorio libero dalla pena di morte”. La sentenza capitale è ammessa in Perù, Brasile, Guatemalae Cile, anche se non viene eseguita. L’ultima esecuzione in Perù risale al 1979, in Brasile al 1988 in Guatemala al 2000e in Cile al 2001.

Torna alla Home Page