REVIVAL DELLA MASSONERIA IN PARAGUAY. Logge di 24 paesi riunite ad Asunción. Almagro, Segretario generale dell’Organizzazione degli Stati Americani, invitato speciale

Supremo consiglio del grado 33
Supremo consiglio del grado 33

La crisi del Venezuela si ripercuote anche nella sede della Confederazione sudamericana calcio, nella cittadina di Luque, a pochi chilometri da Asunción, in Paraguay, dove 500 membri di logge di una ventina di paesi dell’America Latina sono riuniti da mercoledì 19 aprile in rappresentanza di 350 mila massoni aderenti alla Confederación Masónica Interamericana (CMI) con aderenti in Honduras, Messico, Costa Rica, Paraguay, Cuba, Haití, Cile, Colombia e Argentina. Annunciati anche rappresentanti di logge italiane, francesi, rumene, spagnole, portoghesi e statunitensi.

Edgar Sánchez, il gran maestro della Gran Loggia Simbolica del Paraguay, padrona di casa, fissa la posizione dei suoi pari: “per la maggioranza dei grandi maestri non c’è alcun dubbio che il Venezuela è governato da una dittatura che sta affamando il popolo. Non esiste più la divisione dei poteri, non c’è separazione del potere giudiziario, e il popolo soffre la fame essendo uno dei paesi più ricchi per le sue riserve di petrolio”. Il gran maestro fa sapere che all’appuntamento dei fratelli massoni i membri delle logge del Venezuela invitate non potranno esserci perché il governo ha ostacolato il viaggio negando loro la valuta necessaria. Anche perché, cosa non da poco, il raduno massonico di Asunción chiuderà i lavori con nientemeno che Luis Almagro, Segretario generale dell’Organizzazione degli Stati Americani, che Maduro e i suoi vedono da tempo come il fumo negli occhi.

Ma il Venezuela di Maduro, delle manifestazioni di piazza, dei morti, è solo uno dei temi all’ordine del giorno perchè il convegno che si chiude oggi 22 aprile è dedicato alla fisionomia della massoneria moderna latinoamericana che lo slogan del raduno qualifica con tre aggettivi: “innovatrice”, “partecipativa”, “collaborativa”.

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