ULTIMO AVVISO. Un esponente dell’ala militare delle Forze armate del Venezuela accusa Maduro di tradire l’eredità di Chávez

Il maggiore generale Clíver Alcalá Cordones. SAUL RONDON AP
Il maggiore generale Clíver Alcalá Cordones. SAUL RONDON AP

L’avvertimento non è più in codice e potrebbe preludere alla caduta di Maduro per mano di chi l’ha portato al potere. Un maggiore generale di peso dell’ala militare che ha sostenuto Hugo Chávez durante gli anni della sua longeva presidenza accusa adesso il suo delfino di tradire il lascito politico del defunto presidente e avverte gli alti gradi delle Forze armate di non lasciarsi trascinare nella sua inevitabile e rovinosa caduta. Un messaggio forte che proviene da un militare ritirato di notevole prestigio nel establishment castrense venezuelano diretto anche al Ministro della Defensa, Vladimir Padrino López, ritenuto responsabile, con Maduro, di distorcere il progetto politico bolivariano “per dedicarsi a saccheggiare il paese”.

La pesante accusa l’ha lanciata il maggiore generale Cliver Alcalá – questo il nome dell’alto ufficiale – che ha giudicato “indifendibili” le azioni degli ultimi giorni attuate dal regime madurista. Il riferimento è al tentato svuotamento delle attribuzioni dell’Assemblea Nazionale prima decretato poi revocato dal Tribunale Supremo di Giustizia. Alcalá, che è stato uno degli ufficiali più vicini a Chávez, ha anche accusato apertamente Maduro e il suo entourage di non rappresentare più gli interessi del popolo. “Non c’è più un progetto politico. C’è solamente un discorso, delle forme… mantengono il discorso rivoluzionario ma non agiscono da rivoluzionari”. L’attacco di Alcalá a Maduro è frontale: “Questi funzionari si sono messi a saccheggiare il paese alle spalle di Chávez, e a ingannare il popolo venezuelano… Oggi i venezuelano stanno pagando il prezzo di tutti i benefici economici di cui si sono impadroniti un piccolo gruppo di questo paese”. Alcalá, che accompagnò Chávez nel tentativo di colpo di stato del 1992 avverte anche le Forze Armate a non farsi trascinare nel discredito. “Purtroppo la cattiva gestione che ha fatto [Maduro] della forza armata è responsabile del loro deterioramento davanti al paese”. Tre sono poi gli affondi critici che il militare muove al progetto chavista snaturato dal suo successore: Primo, “l’aver consegnato le ricchezze del paese a potenze straniere come avviene nell’area mineraria al sud del Venezuela dove 150 imprese hanno ottenuto concessioni di sfruttamento della regione senza alcun tipo di studio sull’impatto ambientale”. Secondo “comprare le Forze Armate concedendo privilegi e affari che non sono proprie di una istituzione militare ad un ristretto numero di ufficiali”. Terzo: “trasformare il regime in oppressivo e autoritario calpestando le libertà stabilite dalla Costituzione”.

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