TRUMP INNOVA E ROMPE. Se fosse vera la notizia del Financial Times che non incontrerà il Papa nel suo prossimo viaggio in Italia si interromperà una tradizione centenaria

Per ora mantiene le distanze
Per ora mantiene le distanze

Se Donald Trump alla fine non dovesse fare tappa a Roma, prima o dopo il G7 di Taormina (26-27 maggio), non incontrerà Papa Francesco. Sarà quindi il secondo presidente degli Stati Uniti, dal 1919, che pur trovandosi in Italia, non ha incontrato il Papa. Come si è ricordato in queste ore, una situazione simile si verificò con il presidente Franklin Delano Roosevelt, che l’8 dicembre 1943, in piena Seconda Guerra Mondiale, fece una visita lampo alla base delle truppe alleate di Castel Vetrano, in Sicilia. È evidente che le circostanze che accomunano questi due episodi sono, tuttavia, quanto mai diverse. La visita di Roosevelt fu all’insegna della rapidità in uno dei maggiori teatri di guerra del Mediterraneo e in un momento cruciale del conflitto: l’Italia aveva firmato l’armistizio con le forze alleate appena tre mesi prima e Roma era occupata dall’esercito tedesco. La visita di Trump in Italia avviene invece nella cornice del 43esimo vertice del G7, per una durata di due giorni.

Il primo Presidente USA in Vaticano 98 anni fa. Woodrow Wilson, è stato il primo Presidente USA – 96 anni fa – a recarsi in visita dal Papa in Vaticano, il 4 gennaio 1919. Il Presidente arrivò al Portone di Bronzo in una carrozza trainata da cavalli per essere ricevuto in udienza da Benedetto XV.

Roosevelt-Vaticano e il caso Coughlin

1935. Scoppia il caso del “prete-radio”, Charles Edward Coughlin, ispiratore della cosiddetta “Parrocchia radiofonica”. Coughlin, prima sostiene il Presidente Roosevelt, ma poi, diventa il suo più feroce oppositore usando la radio come arma preferita. I suoi programmi sono seguiti da milioni di cittadini. Per anni padre Coughlin fu un serio problema per tutti. Alla fine accettò l’ordine del vescovo e si ritirò da ogni attività politica.

1936. Il 6 novembre, nella casa della madre, il Presidente Franklin D. Roosevelt, con la mediazione di mons. Francis Spellman – vescovo ausiliare di Boston dal 1932 e successivamente cardinale arcivescovo di New York – e Joseph Kennedy (padre dei Kennedy) incontra l’allora cardinale Segretario di Stato Eugenio Pacelli (Pio XII).

Nota. John Cornwell in un libro del 1999 su Pio XII sostiene che i due uomini raggiunsero un accordo di «tacito quid pro quo» per stabilire rapporti formali. Cornwell asserisce che Roosevelt richiese il silenzio di padre Coughlin in cambio delle rinnovate relazioni diplomatiche. Di contro si crede che Pacelli abbia desiderato le relazioni diplomatiche con l’America come garanzia dell’amicizia degli Stati Uniti di fronte agli abusi sovietici nell’Europa dell’Est.

1939. Pio XII (Papa: 1939 – 1958). Eugenio Maria Giuseppe Giovanni Pacelli (Roma, 2 marzo 1876 – Castel Gandolfo, 9 ottobre 1958)

Morte di Papa Pio XI e inizio del Secondo conflitto mondiale: il 1° settembre 1939 la Germania invade i territori polacchi.

1939. Alla cerimonia della coronazione del neo pontefice Eugenio Pacelli, il Presidente americano Roosevelt inviò come suo rappresentante personale l’ambasciatore degli Stati Uniti nel Regno Unito, Joseph Kennedy, il quale assieme al vescovo di Boston Spellman, promosso all’arcidiocesi di New York, sarà la voce della diplomazia americana “presso la Santa sede” negli anni del conflitto.

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