GLI INTILLIMANI CANTANO VIOLETA PARRA. Nel 50° anniversario di vita artistica il gruppo cileno ricorda l’autrice di Gracias a la vida e Víctor Jara nell’università dove venne assassinato

Il gruppo cileno com’è oggi in una foto di Prensa Latina.
Il gruppo cileno com’è oggi in una foto di Prensa Latina.

Gli Intillimani festeggiano i 50 anni di carriera musicale e i capelli un po’ incanutiti nel nome di Violeta Parra. Il concerto commemorativo di quasi due ore intitolato Medio Siglo de Canto de IntiIllimani” ha avuto luogo nell’Università di Santiago del Cile, la stessa che alcuni membri del gruppo hanno frequentato in gioventù quando nel claustro si trovava anche Víctor Jara assassinato dai militari di Pinochet il 16 settembre 1973. Le testimonianze riunite dalla Fondazione Jara ricostruirono gli ultimi giorni di vita del musicista. Il giorno del colpo di stato di Pinochet, l’11 settembre, Jara camminava per i corridoi dell’Universidad Técnica del Estado dove dettava corsi di musica. Era arrivato presto, precisano degli amici sopravvissuti. I carri armati circondarono l’Università, i soldati fecero irruzione all’interno, e Víctor Jara fu portato allo stadio Cile con altri 600, tra studenti, professori e personale amministrativo. Versioni depositate da testimoni riferiscono delle torture che subì. Gli vennero strappate le unghie e spezzate le dita delle mani. Il 15 settembre fu assassinato da un ufficiale conosciuto come “Il Principe”, che secondo alcuni corrisponde a Pedro Pablo Barrientos, di cui si chiede ora l’estradizione dagli Stati Uniti dove andò a vivere. Nel concerto commemorativo gli Intillimani hanno ricordato Victor Jara con Ojos Azules e Samba Lando.

Ma è a Violeta Parra, nell’anno del centenario della nascita, che il gruppo cileno ha dedicato alcuni temi celebri come Run se fue pa´l norte, e alcune altre canzoni tra le più eseguite in America Latina come El pueblo unido, Sensemayá e Viva Chile. In una delle rare interviste concesse nel corso della sua vita artistica Violeta Parra si riferì a Gracias a la vida, Volver a los 17 e Run se fue pa’l norte indicandole come “le canzoni più belle, le più mature…”.

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