A SCUOLA DI POLITICA NEL NOME DI DOM HELDER CÂMARA. Vi partecipano alunni di 16 stati brasiliani: cristiani laici, capi di comunità di base e movimenti

Dal 15 al 28 gennaio a Brasilia
Dal 15 al 28 gennaio a Brasilia

Anche questa è una risposta alla crisi politica e istituzionale del Brasile, e viene dal Centro Nacional de Fé e Política Dom Hélder Câmara (CEFEP – Centro Nazionale di Fede e Politica Dom Hélder Câmara), con sede a Brasilia, che ha pensato bene di promuovere un nuovo ciclo, il sesto, del Corso di Formazione Politica. “L’obiettivo è formare cristiani, laici e laiche, rendendo loro più semplice l’acquisizione della competenza e dell’abilitazione per agire come cristiani nel complesso mondo della politica”, sottolinea il segretario esecutivo del CEFEP, padre José Ernanne Pinheiro. “Molti di questi alunni si sono candidati per cariche elettive (prefetti e consiglieri) alle ultime elezioni e alcuni hanno ricevuto il voto di fiducia che ha garantito loro la vittoria elettorale”, racconta.

Il corso nasce come una risposta all’incitamento di Papa Francesco che ha insistito sul fatto che i cristiani debbano impegnarsi sempre di più nella politica. “È una delle forme più alte della carità”, argomenta il sacerdote riprendendo un’espressione di Paolo VI. “I laici cristiani devono lavorare in politica. Mi direte: non è facile. Ma non è facile neanche diventare prete. La politica è troppo sporca, ma lo è perché i cristiani non si sono comportati seguendo lo spirito evangelico. È facile incolpare, ma io, che faccio? Lavorare per il bene comune è un dovere di un cristiano”, sottolinea.

Tra lezioni presenziali e a distanza, il corso affronta diversi temi, oltre a tracciare un quadro storico del Brasile e della presenza della chiesa nel paese. Nella prima tappa del corso, i partecipanti seguono lezioni sui principi base dell’Insegnamento Sociale Cristiano, come il valore e la dignità della persona, la partecipazione popolare, il ruolo dello Stato e l’importanza della solidarietà nelle relazioni sociali. Oltre a questo, il corso offre nozioni di bioetica, discutendo di questioni come l’aborto, l’eutanasia e l’eugenia. In questa prima fase vengono presentate anche la relazione tra la fede e la politica, passando attraverso i preti della Chiesa Primitiva, e la storia della formazione sociale, politica, economica e culturale del Brasile.

Attualmente il corso si trova nella sua seconda fase e gli alunni stanno studiando i documenti del Concilio Vaticano II e dei CELAM (Consigli Episcopali Latinoamericani) di Medellin, Puebla, Santo Domingo e Aparecida. Anche questi stanno discutendo della questione dei diritti umani – principalmente alla luce della grave crisi carceraria che sta vivendo il Brasile -, e stanno conoscendo le diverse iniziative portate avanti dalla Chiesa per promuoverli. Il corso affronta vari temi, a cominciare dall’importante ruolo svolto dall’istituzione durante la dittatura militare – dando rifugio e protezione agli oppositori del regime e denunciando pubblicamente la tortura nelle caserme – fino al giorno d’oggi, con varie iniziative sociali, nate e sostenute dalla Chiesa, che coinvolgono gli emarginati e gli esclusi dalla società. “Vogliamo insistere nella spiritualità della relazione della fede con la politica e intensificare l’insegnamento sociale della chiesa”, afferma padre José Ernanne Pinheiro.

Il Corso di Formazione Politica offre anche visite guidate ad alcune istituzioni e un approfondimento su alcune esperienze concrete della partecipazione popolare cittadina, come i bilanci partecipativi, i consigli municipali delle prefetture, l’economia solidale e l’agricoltura familiare.

Il corso è realizzato in partenariato con la Pontificia Università Cattolica di Rio de Janeiro e il certificato rilasciato è di estensione universitaria. Alla fine del programma, gli alunni dovranno elaborare una monografia con un orientamento specifico.

A questa edizione partecipano 47 alunni di 16 stati brasiliani. Nel corso del tempo più di 250 persone si sono formata in questo corso. Gli alunni sono, in generale, cristiani laici, capi delle comunità ecclesiali, delle pastorali sociali e dei movimenti sociali e ecclesiali.

Traduzione dal portoghese di Alessandra Semeraro

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