SARÁ REFERENDUM. L’accordo di pace tra il Governo e le Farc è stato raggiunto. La parola ai colombiani che il 2 ottobre diranno se va bene così

Il voto più importante nella storia della Colombia (Fotomontaggio SEMANA)
Il voto più importante nella storia della Colombia (Fotomontaggio SEMANA)

Dopo l’annuncio simultaneo a Bogotá e a La Habana della firma definitiva degli Accordi di pace tra il governo di Colombia del Presidente Manuel Santos e la guerriglia Farc (Forze Armate rivoluzionari di Colombia), negoziati a Cuba nel corso di questi ultimi quattro anni, il governante colombiano ha firmato anche la legge 1806 che stabilisce i meccanismi del referendum popolare che la domenica 2 ottobre prossimo deciderà se le conclusioni di questo delicato e complesso negoziato hanno, oppure no, il sostegno della maggioranza dei cittadini del Paese. In un comunicato della presidenza si dice che la legge si compone di sei articoli e altre norme che stabiliscono che il risultato del referendum sarà vincolante.

Il Presidente ha sottolineato che spetta ai cittadini “decidere con il loro voto se appoggiano questo accordo storico che mette fine a questo lungo conflitto tra i figli di una stessa nazione.” Poi Santos, visibilmente commosso, ha aggiunto in dichiarazioni alla TV: “Mai prima d’ora la nostra gente ha avuto a disposizione la chiave per decidere sul suo futuro. Dobbiamo aprire quella porta! Apriamo quindi la porta domani! Sarà il voto più importante della nostra vita, che ci permetterà di lasciarci alle spalle questo conflitto e dedicare i nostri sforzi a costruire un Paese più sicuro, più tranquillo, un paese più equo, più istruito, per tutti noi, per i nostri figli e per i nostri nipoti”. Per Santos, anche se l’Accordo non è perfetto, qualsiasi analisi dimostra però che “è infinitamente meglio che continuare la guerra che ha distrutto le famiglie e ci ha fatto soffrire un orrore che i nostri figli conosceranno per fortuna, solo nei libri di storia”.

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