UN POEMA ALLA VITA. Così l’attore Banderas ha definito il film “Los 33” che da venerdì sarà nelle sale cinematografiche degli Stati Uniti

L’attore Banderas nelle vesti del leader dei minatori Mario Sepúlveda
L’attore Banderas nelle vesti del leader dei minatori Mario Sepúlveda

Il momento è arrivato, quello più desiderato e più temuto. Da venerdì 13 novembre “i 33” si sottoporranno all’esame del pubblico statunitense, quello avvezzo a tutto, il più sperimentato e appetibile dalle compagnie cinematografiche di tutto il mondo. Una storia tutta cilena, girata in lingua spagnola, drammatica, commovente, con un pool di attori prevalentemente ispano-americano e una regista messicana. Un “poema alla vita” l’ha qualificato Antonio Banderas che nel film interpreta Mario Sepúlveda il leader dei minatori rimasti intrappolati per oltre due mesi a 700 metri di profondità nella miniera di San José, nell’estremo nord del Cile, a causa di un crollo nella via d’accesso. “Il pubblico si incontrerà con qualcosa che non conosce” ha dichiarato l’attore a Los Angeles presentando il film: “la lotta straordinaria di 33 uomini per sopravvivere e ritornare alla loro povertà”. Come dice Banderas- Sepúlveda in una scena del film: “Alla fine siamo entrati minatori e siamo usciti minatori”. “Per loro, un abbraccio, un piatto di cibo, era quello che più apprezzavano quando si trovavano davanti alla morte. Sono valori che danno speranza, soprattutto in questi giorni in cui assistiamo ad atti terribili di violenza e sembra che la vita abbia smesso di avere il valore che aveva”.

La vicenda dei mineros di Copiapó, nella regione desertica di Atacama, colpì il mondo intero e le operazioni di recupero furono seguite passo dopo passo dai media di tutti i continenti. Per Banderas uno degli aspetti più interessanti della storia dei “33” è che la maggior parte dei minatori coinvolti non si è data per vinta, ha lottato, e con loro i familiari e gli amici fuori dalla miniera, che hanno fatto sì che politici e autorità non cessassero le operazioni di salvataggio, anche quando tutto pareva indicare che fosse una perdita di tempo e solti sprecati. “Ho parlato molto con Mario sulla mancanza di fede. Quanta gente avrà lasciato seppellita (questa mancanza). Quante volte sarà successo che dei minatori erano vivi ma il salvataggio è stato interrotto pensando che fosse impossibile portarlo a termine, che non si poteva spendere di più di quanto si fosse già speso” In questo caso, ha affermato Banderas, “la perseveranza è stata determinante”.

A metà ottobre, ricevendo un gruppo di minatori con le loro famiglie, Papa Francesco li ha ringraziati con queste parole pronunciate in spagnolo: «Credo che ognuno di voi sarebbe capace di venire qui e dirci cosa significa la speranza, grazie per conservare la speranza in Dio».

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