DAI TWITTER AL NEGOZIATO. La seconda guerriglia della Colombia chiede la mediazione della Chiesa per iniziare dialoghi di pace col governo. La risposta è affermativa

L’ELN dopo le FARC
L’ELN dopo le FARC

Una richiesta in questo senso era stata avanzata formalmente alla fine di ottobre dal leader dell’ELN, Nicolás Rodríguez Bautista, alias Gabino, e divulgata via Twitter. Nel messaggio il capo guerrigliero si dichiarava “d’accordo con quando detto da Papa Francisco i giorni scorsi che il processo di pace in Colombia non può assistere ad un altro fallimento”. Di qui l’appello “alla Chiesa cattolica e alle altre Chiese in Colombia” di favorire l’inizio di negoziati formali con il governo del presidente Juan Manuel Santos dopo i contatti esplorativi condotti in Ecuador nel 2014.

La risposta è arrivata, e Chiesa colombiana si è detta disposta a mediare tra Governo ed Eln. Lo ha fatto sapere il presidente della Conferenza episcopale, monsignor Luis Augusto Castro Quiroga, una volta conosciuta la richiesta avanzata dal gruppo guerrigliero, il secondo del Paese dopo le Farc. Il presule ha assicurato che da parte dei vescovi c’è tutta la volontà di essere mediatori. “Questo è un servizio alla pace e ritengo che la Conferenza episcopale cercherà di essere utile nel miglior modo possibile in questo processo”. Il presule ha affermato di prendere molto seriamente la richiesta del gruppo. In seguito a tale richiesta monsignor Castro ha convocato i vescovi colombiani a Bogotá per un incontro straordinario.

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