GRAMNA A TUTTO COLORE. Edizione speciale del quotidiano del Partito comunista cubano dedicato alla visita di Papa Francesco

La copertina
La copertina

Da oggi, venerdì 2 ottobre, in tutta Cuba circolerà un edizione speciale del quotidiano Granma che ripercorre in un tabloide di 16 pagine la visita compiuta da Papa Francesco dal 19 al 22 settembre scorsi. Granma, com’è noto, è il giornale ufficiale del Comitato centrale del Partito Comunista di Cuba. Il nome della testata è lo stesso dell’imbarcazione – Granma appunto – che trasportò Fidel Castro e altri 81 ribelli sulle spiagge di Cuba nel 1956, dando inizio alla rivoluzione.

L’iniziativa non ha precedenti: in occasione delle visite di Giovanni Paolo II del 1998 e di Benedetto XVI nel 2012, ci fu una cauta copertura ma nessuno speciale venne dedicato ai due papi. La presentazione chiarisce che l’edizione – a colori in tutte le sue pagine – “riflette l’ospitalità e il rispetto mostrati dal popolo cubano al Sommo Pontefice della Chiesa Cattolica durante il suo percorso pastorale, che lo ha portato oltre che a L’Avana, nelle province di Holguín e Santiago de Cuba, dove Sua Santità ha potuto apprezzare le espressioni più sincere di cultura e patriottismo della popolazione”.

Sempre nella presentazione si accenna “alle buone relazioni che esistono tra Cuba e la Santa Sede, che quest’anno sono giunte al loro 80º anniversario di vincoli mai interrotti”.

L’edizione straordinaria è in vendita negli uffici postali dell’Isola allo stesso prezzo dell’edizione ordinaria, 1 peso cubano, una unità di misura non convertibile in dollari o euro. Il fascicolo ripropone immagini di momenti della visita ed il messaggio che il Papa ha indirizzato al presidente Raúl Castro.

Lo speciale è stato preceduto da un articolo in prima pagina dell’edizione di Gramna di ieri, giovedì primo ottobre, che riferisce le parole dedicate da Papa Francesco alla visita nelle due Americhe nel corso dell’udienza del mercoledì: “Da Cuba agli Stati Uniti d’America: è stato un passaggio emblematico, un ponte che grazie a Dio si sta ricostruendo. Dio sempre vuole costruire ponti; siamo noi che costruiamo muri! E i muri crollano, sempre!”.

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