BRASILE. UCCISA UNA RELIGIOSA DELLA “FAZENDA DA ESPERANҪA”. Il centro di riabilitazione per tossicodipendenti venne visitato nel 2007 da Benedetto XVI che lasciò una donazione

Ricordo di Benedetto XVI nella Fazenda da Esperança
Ricordo di Benedetto XVI nella Fazenda da Esperança
Ieri, presso il Centro per la riabilitazione di persone tossicodipendenti “La Estrella” dell’opera “Fazenda da Esperança” (Guaratinguetá, Stato di Sao Paulo) visitata nel 2007 da Papa Benedetto XVI, una religiosa è stata uccisa a colpi di coltello mentre tentava di resistere ad un furto. Si tratta di Odete Franciscana della Congregazione Francescane di Siessen, 65 anni di età.
Un comunicato delle religiose informa che i tragici fatti sono avvenuti nelle prime ore del mattino di venerdì 24 luglio, verso le 5.30, quando le religiose sono state sorprese dalla presenza di una persona estranea alla fattoria che si era introdotta furtivamente nella loro abitazione. Nella colluttazione madre Odete Franciscana, che lavorava presso il centro da sei anni, è stata aggredita brutalmente con otto coltellate alla schiena. Guaratinguetá, località dell’omicidio, si trova a 186 km da Sao Paulo, capitale dello Stato. Da parte sua la Polizia locale ha informato che l’aggressore, con il volto coperto e scalzo, è entrato nella casa delle religiose con il chiaro intento di rubare e, di fatto, alla suore per primo ha chiesto subito del denaro. Il presunto assassino, 52 anni, ha una fedina penale piuttosto nutrita.
Il Centro “La Stella” – fondato da padre Hans Stapel – al momento ha 350 persone sotto trattamento e nei suoi 34 anni di esistenza ha assistito oltre 7.000 tossicodipendenti. Come già ricordato, Benedetto XVI in occasione della sua Visita in Brasile (Conferenza generale degli Episcopati dell’America Latina/Caraibi – Aparecida), il sabato 12 maggio 2007 visitò il centro e donò 100mila dollari.
Madre Odete Franciscana è la seconda religiosa uccisa nel 2007 dopo sr. Gertrud Tiefenbacher (suora austriaca) – 18-19 aprile 2015, assassinata in Sudafrica.
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Gli agenti di pastorale uccisi nel 2015 sono 12: 5 in America, 3 in Europa, 3 in Africa e 1 in Asia. Dal 14 luglio a ieri 24, sono stati uccisi 3 sacerdoti (Colombia, Spagna e Venezuela). La religiosa brasiliana è la quarta vittima in 10 giorni e l’America Latina conferma il suo triste “record” di regione dove la vita del personale ecclesiastico è più a rischio.
Nell’anno 2014 sono stati uccisi nel mondo 26 operatori pastorali, 3 in più rispetto al precedente anno 2013. Per il sesto anno consecutivo, il numero più elevato di operatori pastorali uccisi si è registrato in America.
2015
AFRICA (3)
-Congo Rep. Dem.(1)
p. Jean-Paul Kakule – 25 febbraio 2015
-Sudafrica (1)
sr. Gertrud Tiefenbacher (suora austriaca) – 18-19 aprile 2015
-Nigeria (1)
p. Onyeka – 31 maggio 2015
EUROPA (3)
-Spagna (2)
p. Adolfo Enríquez – 10 marzo 2015 (?)
p. Carlos Martínez Pérez – 16 luglio 2015
-Italia (1)
p. Lanfranco Rossi – 12 aprile 2015 (? – indagini in corso)
AMERICA (5)
-Colombia (2)
p. Fernando Meza Luna – 21 marzo 2015
p. Luis Alfonso León Pereira – 14 luglio 2015
-Messico (1)
p. Francisco Javier Gutiérrez – 6 aprile 2015
-Venezuela (1)
p. Felix Pinto (trovato morto il 20 luglio 2015/era scomparso il 15 luglio)
-Brasile (1)
sr. Odete Franciscana (24 luglio 2015)
ASIA (1)
-Siria (1)
Safouh Al-Mosleh, Caritas – 7 aprile 2015
(statistiche: Il sismografo)
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