Le bande di El Salvador, le famigerate maras, hanno fatto sapere che sospenderanno le azioni violente in vista della beatificazione di monsignor Romero il prossimo mese di maggio. I portavoce dei principali gruppi, tra cui la «MS 13» e «Barrio 18», hanno promesso “un regalo” in questo senso in memoria di Romero, che sarà beatificato il 23 maggio. Uno stop a omicidi, estorsioni, sequestri e assalti. “E’ un regalo che vogliamo fare a Monseñor Romero: il nostro pentimento e la richiesta di perdono alla società per tutto il male provocato” si legge nel comunicato delle bande salvadoregne. Nel messaggio le pandillas chiedono un piano per riabilitare i propri membri e reinserirli nella società.
L’annuncio di alcuni capi delle bande è commentato con incredulità dai giornali salvadoregni. Una tregua precedente aveva drasticamente ridotto il tasso di omicidi nel 2012 e 2013. Ma è durata poco e la strategia attuale del governo è di nuovo la cosiddetta “mano dura” con le maras, inclusa la creazione di battaglioni di risposta rapida che ricordano le unità di controguerriglia che operavano negli anni più cruenti della guerra civile, tra il 1980 e il 1992.
Il settore imprenditoriale di El Salvador dal canto suo ha contattato di recente l’ex sindaco di New York Rudolph Giuliani per formulare raccomandazioni sulla sicurezza nel paese. Il suo rapporto è ateso la prossima settimana.
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