UCCISI, MA NON DIMENTICATI. Una delegazione di genitori dei 43 studenti messicani assassinati dal narcotraffico inizia un viaggio in 13 paesi europei

Ayotzinapa sbarca in Europa. Foto Victor Camacho – La Jornada
Ayotzinapa sbarca in Europa. Foto Victor Camacho – La Jornada

A più di sei mesi dalla scomparsa e probabile uccisione da parte di sicari legati al narcotraffico dei 43 studenti messicani, una delegazione composta da padri e compagni dei ragazzi è partita per un viaggio che li porterà in 13 paesi europei. L’obbiettivo di genitori e studenti è duplice: continuare a reclamare giustizia ed evitare che sul caso che aveva commosso il mondo e fatto tremare il governo del Messico cali definitivamente l’oblio.

Le tappe del viaggio le ha elencate Omar Garcia, integrante del comitato studentesco di Ayotzinapa: fino al 20 di maggio la delegazione visiterà 13 paesi europei, tra cui Svezia, Norvegia, Italia, Svizzera, Francia, Belgio, Spagna e Inghilterra.

In agenda, attività e conferenze preparate da organizzazioni della società civile, sebbene non si escludono anche incontri con parlamentari dei diversi paesi o rappresentanti dei governi.

Le istituzioni europee si erano mostrate da subito attente alla vicenda e solidarie con le vittime, come dimostrano la condanna ufficiale dei fatti e altre iniziative promosse dal Parlamento Europeo.

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