IL RITORNO. L’anno latinoamericano di papa Francesco è già pieno di conferme e di sorprese. Prendono forza le voci di un viaggio a Cuba e in Colombia. Ma anche Haiti aspetta…

Destinazione America Latina | Composizione di Emiliano I. Rodriguez
Destinazione America Latina | Composizione di Emiliano I. Rodriguez

Confermate le tre tappe latinoamericane di luglio (6-12), nell’ordine Ecuador, Bolivia, Paraguay, quasi confermata la tappa Cuba a settembre, nell’ambito del viaggio negli Stati Uniti, probabile la Colombia nel 2016, con Argentina, Uruguay e Cile già in agenda, qualora tra governo e guerriglia si giunga ad una intesa, dopo le turbolenze di questi giorni con l’uccisione di 11 militari in un attacco delle FARC. Poi c’è anche Haiti nell’ipotetica, ma non troppo, lista, il paese più povero del continente.

Le indiscrezioni sul viaggio a Cuba, raccolte da Terre d’America lo scorso dicembre (Cuba nell’orizzonte del Papa?), vengono rafforzate in queste ore dal The Wall Street Journal. Per il quotidiano di New York il Papa non avrebbe ancora preso una decisione definitiva ma ci starebbe pensando seriamente. Una sua visita sull’Isola “inietterebbe un nuovo elemento ad un viaggio di per sé agitato, già che il Papa ha in programma di pronunciare un discorso di fronte al Congresso in sessione congiunta e alle Nazioni Unite; e si spera anche che il presidente Barack Obama lo riceva alla casa Bianca”.

L’ipotesi venne formulata su Terre d’America da Orlando Márquez, braccio destro del cardinale di l’Avana Ortega, in uno dei primi autorevoli commenti all’accordo sul ristabilimento delle relazioni diplomatiche appena sottoscritto da Obama e Raúl Castro (Cuba. Sotto il segno di San Lazzaro).

“Se avanza il processo di ristabilimento dei rapporti tra Cuba e Stati Uniti, non ci sarebbe nulla di strano che con la sua presenza intenda riaffermare un processo a cui lui stesso, personalmente, ha dato impulso”, dichiarò il direttore della rivista dell’arcidiocesi Palabra Nueva. “Si sa che papa Francesco non viaggia molto, ma io non escludo la possibilità di una tappa provvisoria, uno scalo breve di alcune ore, il che potrebbe avvenire durante il viaggio che pensa di realizzare in tre paesi dell’America Latina il prossimo anno. Per di più si sa che visiterà gli Stati Uniti nel 2015 per il Congresso Mondiale della Famiglia, e anche questa potrebbe essere una occasione”.

The Wall Street Journal osserva che se lo scalo o la tappa si concretizzasse il Papa riaffermerebbe “la sua volontà di entrare in questioni geopolitiche molto importanti”. Come la conclusione positiva dei negoziati tra governo e guerriglia in corso a Cuba da due anni, che porrebbero fine a mezzo secolo di conflitto, più o meno lo stesso arco di tempo dell’embargo statunitense a Cuba.

Il periódico La Semana, ancora due giorni fa, scriveva che “fonti della Conferenza Episcopale della Colombia assicurano che la visita del pontefice è confermata e probabilmente sarà nel mese di giugno o luglio del prossimo anno”.

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