VATICANO-CUBA, 80 ANNI DI RAPPORTI DIPLOMATICI. L’ex nunzio Stella va a celebrarli, mentre il nuovo, Lingua, si prepara a sbarcare sull’isola

Beniamino Stella con Castro e l’arcivescovo di L’Avana Ortega negli anni in cui fu nunzio a Cuba (1992-1999)
Beniamino Stella con Castro e l’arcivescovo di L’Avana Ortega negli anni in cui fu nunzio a Cuba (1992-1999)

La Segreteria generale della Conferenza dei vescovi cattolici di Cuba ha annunciato ieri con un comunicato che il Prefetto della Congregazione per il clero, cardinale Beniamino Stella, visiterà il Paese dal 22 al 28 di questo mese accogliendo un invito dei presuli dell’Isola. Il cardinale Stella è stato, tra 1993 e il 1999, Nunzio Apostolico a Cuba e come si è scritto da più parti in passato, ha lasciato un grande ricordo per il suo eccellente lavoro diplomatico e per il suo profilo pastorale, che i vescovi di Cuba sottolineano nella loro nota.

Durante questa visita pastorale il porporato oltre ad incontrare la Conferenza Episcopale visiterà diverse diocesi per riunirsi con sacerdoti, diaconi, seminaristi e gruppi di laici. Inoltre sono previste tre visite molto significative ai Seminari di Santiago de Cuba, Camagüey e La Habana. Naturalmente il cardinale Stella avrà incontri con le massime autorità del Paese, del Governo e del Partito.

I fedeli attendono con interesse le tre celebrazioni eucaristiche previste: nella Cattedrale di Santiago di Cuba, il 23 aprile; nella Cattedrale di Camagüey il 24 aprile e infine nella Cattedrale de La Habana il 26 aprile. Ovviamente quest’importante visita, dopo una precedente realizzata in forma privata qualche mese fa dal cardinale T. Bertone, ex Segretario di Stato, viene inquadrata nelle analisi della stampa latinoamericana come parte degli sforzi di Papa Francesco e della diplomazia vaticana affinché la nazione caraibica trovi le condizioni regionali e internazionali necessarie per reinserirsi a pieno titolo nella comunità dei Paesi del continente americano dalla quale venne esclusa oltre mezzo secolo fa a seguito del contrasto con gli Stati Uniti. Come è ben noto questi sforzi del Papa hanno dato un rilevante contributo all’avvio della normalizzazione dei rapporti diplomatici tra Washington e La Habana, annunciati lo scorso 17 dicembre al contempo sia da Barak Obama sia da Raúl Castro. La normalizzazione dei rapporti dovrebbe portare alla fine dell’embargo imposto da Washinton a Cuba e che da molti decenni soffoca l’economia dell’isola; embargo che lo stesso Obama ha riconosciuto come una misura “inutile”. “Cinquant’anni di isolazionismo non hanno portato a nulla” e “l’embargo ha fallito” disse il Capo della Casa Bianca nel suo discorso del 17 dicembre.

Per ora la “partenza” di questa auspicata normalizzazione sembra avviata in modo sostanziale e convincente anche se in settori della politica statunitense non mancano serie resistenze.

Tra l’altro, nel corso del VII Vertice delle America già iniziato a Panama dove Cuba è presente per la prima volta, ci sarà – dopo l’annuncio dell’Accordo del 17 dicembre – il primo incontro ufficiale tra Obama e Castro e ciò sancirà definitivamente la svolta che fino a pochi mesi fa nessuno osava nemmeno immaginare. Va anche ricordato che la visita del cardinale Stella coincide con le celebrazioni che sono previste per le prossime settimane dell’80.mo anniversario dei rapporti diplomatici ininterrotti tra la Santa Sede e Cuba. E’ plausibile inoltre che nei prossimi giorni arrivi a Cuba il nuovo Nunzio, mons. Giorgio Lingua, che Papa Francesco ha nominato lo scorso 17 marzo.

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