DAL BRASILE A MARTE, SOLO ANDATA. Parla la brasiliana selezionata per partecipare alla missione Mars One. È una dei 3 latinoamericani scelti

Sandra, candidata marziana
Sandra, candidata marziana

“Saremo come i primi navigatori che solcavano gli oceani su piccole caravelle per raggiungere il Nuovo Mondo”. Il calzante parallelismo è di Sandra Maria Feliciano Silva, aspirante “marziana” scelta insieme ad altri 99 candidati per partecipare alla controversa missione olandese “Mars One”: un viaggio di sola andata per colonizzare il Pianeta Rosso dal 2025, con tanto di annesso reality show.

Sandra è brasiliana, ha 51 anni ed insegna diritto. È una dei 3 cittadini latinoamericani scelti in questa prima fase di selezione. Da sempre appassionata di scienza e tecnologia, è anche autrice di una saga di fantascienza. Sebbene confessi che a spingerla a tentare la missione, più che la fascinazione per lo spazio, è stata la sua preoccupazione per il futuro della Terra. “Siamo su un pianeta in cui la gente ogni anno consuma il 25 per cento in più delle risorse che dovrebbe consumare. Un comportamento che i sette miliardi di abitanti non smetteranno certo di punto in bianco”, spiega. “Ecco perché bisogna andare altrove. Naturalmente il processo per rendere abitabile Marte sarà lungo, dovrà almeno durare 300 anni. È molto tempo, ma se non si inizia adesso, non si inizierà mai”.

D’altra parte la NASA – che pure ha in programma una missione umana (ma con viaggio di andata e ritorno) su Marte per il 2030 – ha seminato scetticismo su Mars One. “La missione olandese non è impossibile, ma è molto difficile”, ha dichiarato il capo dell’agenzia spaziale americana, Charles Bolden, nei giorni scorsi in visita a Buenos Aires. “Alla NASA pianifichiamo tutto meticolosamente. Sappiamo che ci sono molte limitazioni fisiche, ci sono conseguenze sul corpo umano che non siamo ancora in grado di comprendere appieno”.

Dettagli che per ora non sembrano interessare Sandra, la quale invece vorrebbe che i brasiliani mostrassero un po’ più di entusiasmo per il fatto che una loro concittadina sia stata selezionata tra oltre 200 mila candidati. “La gente mi dà della pazza suicida”, ha raccontato sconsolata a un giornale locale.

E anche se uno studio di ricercatori del Massachusetts Institute of Technology (MIT) ha stabilito che i coloni morirebbero entro i primi 65 giorni di permanenza sul suolo marziano, per ora l’ostacolo più grande tra Sandra e il suo sogno sembra essere la madre, che tutte le mattine le dice: “Tu non vai da nessuna parte, intesi?”.

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