Lascerà la presidenza il primo marzo come ci è arrivato, povero, almeno rispetto alla media dei suoi colleghi. E tornerà nella sua modesta casa a pochi chilometri da Montevideo, che peraltro non ha mai lasciato. Il presidente dell’Uruguay José Mujica ha dato quasi per intero il suo stipendio “in beneficienza” durante i cinque anni del suo mandato: circa 550.000 dollari. “Lo sappiamo, con questi non si cambia il mondo” ha commentato in un programma radiofonico, “ma moltiplichiamo il nostro impegno con la società”.
Lo stipendio di un presidente, in Uruguay, è fissato dalla legge ed ammonta a 12 mila dollari mensili. In cinque anni pertanto Mujica ha ricevuto dallo stato uruguayano 720 mila dollari. Una cifra che il presidente del Frente Amplio sin dall’inizio ha dichiarato di non necessitare. I soldi dello stipendio presidenziale sono così andati ad un piano di edilizia popolare da lui promosso, 400.000 dollari, “in contanti o in materiali”, ed il resto come contributi volontari al partito, il Frente Amplio appunto, “un obbligo morale ed etico” ha precisato Mujica.
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