INVESTIRE A CUBA. Da oggi si può. 246 progetti verranno realizzati con capitale straniero

Competitività cubana
Competitività cubana
246 progetti da sviluppare con capitali stranieri per un ammontare di 8710 milioni di dollari in settori decisivi e da sempre inacessibili, come l’agro-alimentare, la costruzione, l’industria farmaceutica e biotecnologia, l’energia rinnovabile. Da oggi si può, annuncia il quotidiano comunista Gramna, che informa di un congruo pacchetto di progetti interamente finanziati da capitali stranieri. Meno tasse sui profitti – dal 50 per cento al 15% – a eccezione delle compagnie che si occupano di sfruttamento delle risorse naturali, come nichel e carburanti fossili – esenzione dal pagamento delle tasse per i primi otto anni di attività in territorio cubano, esenzione dall’imposta sul reddito per molti singoli imprenditori.
Non è chiaro ancora se le joint ventures di soli stranieri potranno godere di questi benefit. Non mancano tuttavia alcune limitazioni. Innanzitutto quelle di settore, dal momento che i capitali stranieri non potranno entrare in sanità e istruzione. In secondo luogo lo Stato intende mantenere un ruolo di controllo “in modo che non ci sia concentrazione di proprietà”. Ma le autorità cubane promettono che non ci saranno nazionalizzazioni delle proprietà, come avvenne invece subito dopo la rivoluzione del 1959, assicurando che avverrà solo in casi di interessi nazionali e dietro pagamento di onesta indennizzazione.
Torna alla Home Page