CHI SALE, CHI SCENDE. La top ten dei presidenti dell’America Latina

Foto di gruppo con fantasma
Foto di gruppo con fantasma

Nicolás Maduro, Cristina Fernández e Ollanta Humala si contendono gli ultimi scalini della popolarità dei latinoamericani, con una approvazione che va dal 30 al 35 per cento. Stando alla messicana Consulta Mitofsky, che sintetizza sondaggi nazionali e inchieste di opinione realizzati nei diversi paesi del continente dai principali istituti di rilevamento, al venezuelano va anche il primato della celerità nella retrocessione, avendo perso 11 punti percentuali in un trimestre. Nel caso del Venezuela poi i dati sono ricavati dall’Instituto Venezolano de Análisis de Datos (IVAD), che nel passato è stato usato dal chavismo nei rilevamenti di opinione.

Sui gradini più alti dell’ipotetica scala i sondaggisti messicani collocano il giovane presidente di Santo Domingo, il cinquantunenne Danilo Medina Sánchez con un gradimento che tocca il 90 per cento. Il presidente di Panama, Juan Carlos Varela, due soli mesi di governo in esercizio, segue a ruota il collega domenicano con l’80 per cento di approvazione, mentre Rafael Correa, presidente dell’Ecuador, pur retrocedendo in popolarità, si assesta su un invidiabile 72 per cento, alla pari del boliviano Evo Morales, dato come comodo favorito nelle imminenti elezioni del 12 ottobre.

La luna di miele degli elettori dell’Honduras con il neoeletto Juan Orlando Hernández continua con una approvazione del 66 per cento. Al 60 si attesta Daniel Ortega, al giro di boa del terzo mandato consecutivo. Una longevità politica che il presidente del Nicaragua mostra di sopportare in buona salute.

Lungo i pioli dell’immaginaria scala, a metà altezza, sono saldamente afferrati il presidente dell’Uruguay José Mujica, in uscita il 26 ottobre venturo, con una accettazione del 52 per cento; Horacio Cartés del Paraguay con 51 per cento e il colombiano Juan Manuel Santos, da poco eletto per il secondo mandato, con il 50 per cento di consensi. Al di sotto di questa soglia nella top ten di Consulta Mitofsky troviamo invece la presidente del Cile Michelle Bachelet, e quello del Messico, Enrique Peña Nieto, con il 49% la prima e il 47 il secondo. Con i piedi che quasi toccano terra ci sono il presidente di El Salvador Sánchez Cerén (40 per cento), Luis Guillermo Solís Rivera del Costa Rica (39 per cento). Discorso a parte per Dilma Rousseff, che domani rinnova il suo mandato.

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