E’ il grande favorito nei sondaggi elettorali per le elezioni del 12 ottobre, che nel calendario universale è anche il giorno della scoperta dell’America. Ma lui pensa al dopo, e dichiara ai propri concittadini il suo sogno: “aprire un ristorante e fare il cameriere”. Poi li rassicura: da me “si potrà mangiare con poco”. La foto con il presidente-cameriere “questa sì costerà cara”, ironizza.
Con il suo recondito desiderio di servire ai tavoli il pluripresidente del paese andino esterna anche la sua grande preoccupazione: l’assenza di nuovi leader nel suo schieramento, il Movimiento Al Socialismo (MAS), una cosa, ha aggiunto, “che non mi fa dormire la notte”.
Nell’attesa della nuova professione l’ex-sindacalista dei coltivatori di coca marcia a lunghe falcate verso il terzo mandato consecutivo, che la costituzione boliviana da lui stesso riformata consente ai titolari della casa di governo, il Palacio quemado, com’è conosciuto in Bolivia per via dell’incendio che lo distrusse nel 1875.
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