NEL SEGNO DI APARECIDA. Gli 8 candidati alla presidenza nelle elezioni di ottobre in Brasile dibatteranno i loro programmi nel celebre santuario

Brasile 2014
Brasile 2014

Cinque giorni dal grande dibattito, venti dalle elezioni presidenziali. Le luci si accendono, quelle del più celebre santuario brasiliano, e quelle delle televisioni che filmeranno e trasmetteranno un inedito confronto voluto dai vescovi del Brasile tra gli otto candidati alla presidenza nelle elezioni del prossimo ottobre. Succederà martedì 16 settembre alle 21,30 quando per due ore i sette aspiranti alla successione di Dilma Rousseff discuteranno di programmi e riforme politiche per un paese in decelerazione e con un finale di campagna elettorale al fotofinish tra la presidente in carica e la sfidante ecologista ed evangelica Marina Silva. Lo faranno all’interno del santuario della Madonna di Aparecida dove Papa Francesco ha coordinato la redazione del documento conclusivo del summit dei vescovi dell’America Latina del 2007 e dove si è recato una seconda volta durante il viaggio brasiliano di fine luglio 2013.

La scelta di Aparecida non è casuale. Con più di 11 milioni di visite ogni anno il santuario è uno dei luoghi mariani più visitati al mondo, con numeri che superano quello di Lourdes e Fatima. Ed è il luogo dov’è maturata “la svolta” che ha portato a Roma il primo Papa di questo continente.

La continuità tra Aparecida e il pontificato di Bergoglio è tutta nel titolo IV di quel testo indicato dallo stesso Papa come “programmatico”, la Evangelium Gaudium, là dove – riecheggiando il documento di Aparecida – si opta per un forte impegno sociale e politico in chiave rigorosamente laica, una implicazione nella vita pubblica che da una visione di fede arrivi a “trarre le conseguenze pratiche che possano incidere efficacemente nelle complesse situazioni attuali”. Alle quali Bergoglio-Francesco dà, nei paragrafi successivi, il nome di “inclusione”, “pace sociale”, “dialogo”, “lotta alla corruzione”, “equo sviluppo”, “lavoro”. Temi puntualmente registrati nel testo finale di Aparecida e prima ancora in Argentina, in quello che è forse lo scritto più politico dell’attuale Papa: “Noi come cittadini, noi come popolo”, redatto dall’allora cardinal Bergoglio alla fine del 2008 in vista dei 200 anni delle indipendenze dei paesi dell’America Latina. Un vero manifesto diretto ai laici-cattolici a vivere sino in fondo la “tensione tra la congiuntura del momento e l’orizzonte dei tempi” e ad avviare processi nuovi per sradicare l’ingiustizia, la diseguaglianza, la corruzione dalla vita dei popoli dell’America Latina.

L’evento mediatico di martedì prossimo ad Aparecida, il primo di questo genere, verrà coordinato da un veterano giornalista, Rodolpho Gamberini, 40 anni di esperienza in diverse catene televisive del paese, e mediato dal sacerdote Josafá Moraes, direttore di TV Aparecida. L’attesa per quello che è considerato un momento di grandissima rilevanza nella campagna elettorale è dato dai numeri. Sono già 230 le radio accreditatesi e decine le catene televisive nazionali e internazionali che manderanno giornalisti e operatori nella cittadina. Due ore di dialogo e confronto che sono state articolate per estrarre il massimo dai partecipanti. Aprirà il dibattito il presidente in carica della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile, dom Raymundo Damasceno Assis che porgerà ai candidati una domanda elaborata dalla stessa CNBB. Quindi, in un secondo blocco di risposte, gli otto invitati risponderanno alle domande di due vescovi brasiliani per poi passare a quelle di alcuni giornalisti in rappresentanza delle emittenti che ritrasmetteranno l’evento in lungo e in largo nel paese. Il quarto blocco vedrà i candidati intervistarsi tra loro, previo sorteggio: una domanda a testa rivolta a ciascun pretendente alla presidenza, con diritto di replica. Infine le considerazioni conclusive, pochi minuti a testa senza interruzioni e insidie. “L’obbiettivo è quello di dar modo ai candidati di evidenziare le loro idee, i principi che orientano il loro lavoro, ed esporre un po’ il progetto che hanno sul Brasile, sul governo che presiederanno qualora venissero eletti; tutto questo per permettere che gli elettori conoscano meglio i candidati” ha precisato Damasceno Assis: “Quanto più conosciamo i candidati, il loro passato, il loro lavoro e le loro idee, meglio potremo scegliere”.

TV Aparecida, con la rete di televisioni collegate, copre il territorio nazionale mentre il canale aperto della stessa emittente può essere sintonizzato in 18 stati, 16 capitali, e 240 municipi, con una copertura di 70 milioni di persone.

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