MILIZIE CIVILI A CACCIA DI MIGRANTI. La valanga di minori centroamericani che si riversano alla frontiera riattiva la formazione di gruppi di vigilantes

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In vari punti del lungo confine con il Messico, soprattutto negli stati di Arizona e Texas, diversi osservatori per i diritti umani segnalano la presenza di gruppi “spontanei” e “organizzati” di cittadini – tali si definiscono – che hanno lo scopo di respingere gli immigranti illegali. Il fenomeno del risorgimento di milizie civili anti-immigranti non è nuovo negli stati di frontiera degli Stati Uniti con il Messico e si acuisce con l’intensificarsi del flusso migratorio. E’ il caso di questi ultimi mesi caratterizzati da una ondata senza precedenti di minori che dai diversi paesi dell’America Centrale s’incamminano verso il confine per sfuggire alla miseria e alla violenza nei loro paesi (Quelli che se ne vanno).

Uno dei gruppi anti-migranti più attivi, coordinato dal Patriot Information Hotline opera già in diversi punti della frontiera con il Messico con l’obiettivo di “frenare” e “vigilare” quella che nel loro linguaggio viene considerata né più né meno che una invasione di illegali portatori di violenza, disordine sociale e malattie. Un loro portavoce – Barbie Rogers – ha rivelato alla stampa che tredici gruppi stanno operando in Arizona e tre in Texas, senza precisare il numero dei componenti e fornire la localizzazione delle squadre. Ha però ammesso che lo scorso fine settimana uno di questi gruppi ha registrato la partecipazione di 60 volontari.

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