QUEL SATANISTA DELLA PORTA ACCANTO. Il portale della diocesi di Città del Messico pubblica il racconto di una adoratrice di satana che si è ravveduta

Sette anni da incubo
Sette anni da incubo

“I satanisti sono persone che incontri ogni giorno per strada”. Parola di Deborah, americana di 51 anni, al giornale “Religión en Libertad”. E c’è da crederle: Lei, infatti, è un’ex-satanista, da poco tornata nel seno della Chiesa cattolica.

Il suo racconto, pubblicato sul sito ufficiale dell’arcidiocesi di Città del Messico, è insieme una discesa agli inferi ed una preziosa testimonianza per fare luce su un mondo inquietante, di cui si parla molto senza riuscire mai a capirlo fino in fondo.

Deborah racconta di essersi avvicinata al satanismo nell’adolescenza. Una leggera forma di autismo non diagnosticata la rende una ragazzina problematica. Frequenta una scuola cattolica gestita da suore; si sente incompresa, e, per ribellione, comincia ad indossare il pentacolo satanico. La punizione – quasi voluta – non si fa attendere: Deborah viene cacciata da scuola. Ma lei non molla il satanismo e vi si addentra ancora di più. Prima attraverso i libri. Poi, contattando altri satanisti.

Inizia a partecipare a messe nere. Ora, ricordando, le definisce “assolutamente schifose”. E racconta: “Si contaminava l’Eucarestia, si mettevano al contrario le statue ed i crocifissi. Tutto per burlarsi del cristianesimo”. Enuncia la sua personale definizione di satanismo: “Una forma di permissivismo verso gli aspetti più sensuali, la ricerca della distruzione della Chiesa, un accanimento verso la morale tradizionale”.

Dopo qualche tempo, Deborah abbandona le messe nere, decide di costituire un suo proprio gruppo. Spiega che ci sono diversi tipi di satanismo, dai più “light” a quelli più pericolosi. Uno di questi ultimi è noto come “pandemonio”, ed è solitamente composto da 13 membri: chi cerca di abbandonarlo rischia la morte. Il tutto avviene nella massima segretezza, è raro che qualcuno parli, anche dopo esserne uscito. Il timore di rappresaglie è continuo. Nella vita di tutti i giorni, molto spesso sono persone insospettabili.

Il racconto di Deborah si fa più cupo. “Ho visto gente ferita, ma mai bambini, solo adulti consenzienti”. E anche chi riesce a lasciare il proprio gruppo solitamente “dopo qualche tempo finisce per suicidarsi”. Deborah, che nel momento di massimo coinvolgimento dice di essere arrivata a sottoscrivere “un patto di sangue con Satana”, è stata satanista per 7 anni. Lasciare quel mondo è stato difficile: “I demoni mi stavano terrorizzando”. Finché una notte, ebbe un sogno in cui un angelo andava a salvarla. Il giorno dopo la decisione: tornerò ad essere cattolica.

Lo è di nuovo, a tutti gli effetti, dal 2009. Ora collabora al riscatto di persone che vivono lo stesso inferno che era toccato a lei.

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