IL PAPA (FORSE) NELLA “LAMPEDUSA D’AMERICA”. Viene chiamata così la zona di confine tra Messico e Stati Uniti, e Francesco, nel 2015, vi si potrebbe recare

L’arcivescovo di Boston O’Malley dà la comunione a migranti dall’altra parte del muro di frontiera
L’arcivescovo di Boston O’Malley dà la comunione a migranti dall’altra parte del muro di frontiera

Secondo l’agenzia Notimex, nel 2015, Papa Francesco nel corso di una sua possibile visita negli Stati Uniti in occasione dell’VIII Incontro Mondiale delle Famiglie che si terrà a Filadelfia dal 22 al 27 agosto – e che per ora non ha avuto nessuna conferma ufficiale – potrebbe fare anche una visita in Messico, in particolare alla città capitale per raggiungere il Santuario di Nostra Signora di Guadalupe.

Notimex inoltre sottolinea di aver potuto verificare con diverse fonti vaticane l’esistenza di un personale interessamento del Papa per una eventuale visita anche nel nord del Paese per recarsi al Muro di confine che separa parte della frontiera tra il Messico e gli Stati Uniti, scenario di tanti drammi dell’emigrazione e dove sono morte almeno 6.000 persone negli ultimi anni. I vescovi statunitense hanno chiamato la zona di Arizona/Nogales/Los Pasos “la Lampedusa d’America”. Il Santo Padre ha accettato l’invito a visitare il Messico a lui rivolto dai vescovi messicani nel corso della recente visita “ad Limina” e dallo stesso Presidente Peña Nieto ricevuto in udienza il 7 giugno. Non è stata comunicata ufficialmente ancora nessuna data per un’eventuale viaggio in questo Paese.

Lo scorso 1° aprile diversi vescovi statunitensi, guidati dall’arcivescovo di Boston cardinale Sean O’Malley, si sono incontrati due giorni nelle aree di confine, Nogales/Los Pasos, per incontrare le comunità locali residenti nei due Paesi separati dal muro e hanno concelebrato la Messa per le persone che hanno perso la vita tentando di emigrare, spesso clandestinamente.

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