38 ANNI FA IL GOLPE MILITARE. La vicinanza del Papa a chi ha sofferto la dittatura in Argentina

La prima pagina del quotidiano argentino Crónica
La prima pagina del quotidiano argentino Crónica

Ieri, 24 marzo, per gli argentini era una ricorrenza molto importante: 38 anni fa, il 24 marzo 1976, il generale Jorge Videla prese il potere con un sanguinoso colpo militare. Papa Francesco, in un e-mail spedito a Carlos Luna in merito a questa ricorrenza ha scritto giorni fa: “Il 24 sarò vicino a Lei e a tanti uomini e donne che hanno sofferto” (“El 24 estaré cercano a usted y a tantos hombres y mujeres que sufrieron”).

Delle parole del Papa ne ha dato notizia il destinatario della mail, Carlos Luna, che da tempo intrattiene corrispondenza con il Pontefice e che guida un gruppo di persone che da molti anni chiedono un risarcimento allo stato argentino. La loro richiesta tra l’altro è allo studio della Commissione Interamericana per i diritti umani. Carlos Luna e suo fratello Rodolfo sono stati ricevuti da Papa Francesco lo scorso 12 febbraio. Nell’incontro si sono ricordati i momenti in cui, anni fa, Carlos, con l’aiuto dei gesuiti di Córdoba e con la talare da prete riuscì a fuggire in Cile per poi stabilirsi in Svezia. In quell’occasione il Papa ricordò con gratitudine quanto fece questa nazione scandinava per dare protezione e aiuto ai latinoamericani che fuggivano dalle dittature.

Dopo Videla, sino al 1983, in Argentina si sono succeduti diversi dittatori. Il primo Presidente eletto democraticamente alla fine del lungo periodo dittatoriale, Raùl Alfonsín, fu eletto il 30 ottobre 1983.

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