IL BRASILE AI PIEDI DI FRANCESCO. Una inchiesta su scala nazionale offre risultati che vanno oltre le previsioni degli investigatori che l’hanno condotta

Foto Filippo Monteforte/AFP
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La copertina dell’ultimo numero della rivista brasiliana Epoca

Se Dio è carioca, il Papa, suo vicario sulla terra, è stato quantomeno adottato come figlio dai brasiliani. I risultati di una inchiesta su scala nazionale realizzata dalla Confederação Nacional dos Transportes per conto del settimanale Epoca hanno sorpreso gli stessi committenti. La predicazione del Papa argentino, le sue azioni e i mutamenti introdotti nel governo della Chiesa cattolica nei primi dieci mesi di pontificato piacciono a una larga maggioranza di brasiliani.

Il sondaggio, considerato ampiamente attendibile, è stato condotto su un campione di 2002 persone in 104 municipi del paese sudamericano. Per il 37 per cento degli interpellati la fiducia nella Chiesa cattolica è aumentata. “Per una istituzione che si muove con gradualità è un numero espressivo” commenta il teologo Fernando Altemeyer, dell’Università cattolica di San Paolo. “La cosa più impressionante è vedere che solo al 4% Francesco non piace. Un numero insignificante” nota Altemeyer per cui la novità di Francesco è quella di spingere la Chiesa ad uscire “verso le periferie, aiutare i più poveri, cercare la giustizia sociale, mettersi nella vita”. Un messaggio “rivoluzionario” a cui eravamo abituati negli ultimi 30 anni ma che adesso è supportato da “gesti”.

Papa Francesco, per il teologo Altemayer, “non vuole cambiare la dottrina, ma l’azione dei cattolici”.

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