ANCHE I RICCHI VOGLIONO LA PACE. Una inchiesta mostra che la classe alta della Colombia appoggia il negoziato tra governo e guerriglia

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Anzi, a ben vedere, i settori più agiati della società colombiana, chiedono che i negoziati di l’Avana proseguano ad oltranza sino a raggiungere una vera e propria pace. Di questa opinione sono il 79 per cento degli interpellati, mentre tra gli strati più umili della popolazione l’appoggio al negoziato registra un 60 per cento di favorevoli. L’inchiesta è stata realizzata il 22 e 23 novembre con un campione di 1225 persone maggiorenni, distribuite in 34 municipi del paese. Il margine di errore è del 2,8%.

La stessa inchiesta registra l’opinione degli intervistati in merito alle elezioni presidenziali che si terranno in Colombia nel mese di maggio del prossimo anno. Anche in questo caso il 62 per cento vuole che il processo continui, chiunque sia eletto a governare il paese nel quadriennio 2014-2018 mentre un 31% vorrebbe che venisse interrotto.

I più ottimisti su un esito favorevole, cioè che si giunga alla pace, sono i colombiani di maggiori entrate: il 49 per cento crede che l’obiettivo verrà raggiunto, contro un 49% di pessimisti. Nello strato medio della società gli ottimisti calano al 40 per cento, contro un 56% di pessimisti. Negli strati più umili il 37% degli intervistati crede che governo e FARC firmeranno effettivamente un accordo di pace mentre un 56% è di opinione opposta.

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