MALATA DI CANCRO BENEDETTA DAL PAPA. Lei dice di essere guarita e parla di miracolo di Francesco

Il momento dell’incontro tra papa Francisco e Carolina Balbuena il 10 aprile 2013
Il momento dell’incontro tra papa Francisco e Carolina Balbuena il 10 aprile 2013

Si chiama Carolina Balbuena, ha 41 anni, è argentina e vive in Spagna da dieci. Quattro anni fa le hanno diagnosticato un cancro al seno. “A gennaio il cancro si diffonde a tutti gli organi, al fegato, alle ossa della testa, ai gangli, alla retina. Perdo un 70 per cento di capacità visiva perché le metastasi erano dietro l’occhio” dichiara alla giornalista de La Nación. “In quel momento non credevo in Dio, per nulla” racconta la donna, che aggiunge di aver avuto una formazione evangelica ma di aver battezzato le sue due figlie che hanno 12 e 15 anni. Ma Carolina Balbuena oggi parla usando il passato prossimo. Lunedì scorso l’hanno dimessa dall’ospedale di San Juan de Alicante dove si era ricoverata per proseguire un trattamento oncologico. Il cancro, dice, “si sta riducendo”. Le restano 4 cicli di chemioterapia dei sei prescritti. Ma “non ho un solo sintomo di chemioterapia” aggiunge subito. “Da una settimana faccio vita completamente normale. Posso camminare, cucino, guido l’auto”. “Miracolosamente sono viva” ripete.

E che si tratti di un miracolo ne è proprio convinta. Lo attribuisce all’incontro con il Papa argentino come lei, che ha cercato fin dal 19 marzo, quando lo ha visto affacciarsi dalla loggia di san Pietro. Per poi ottenerlo il 10 aprile dopo varie peripezie e l’aiuto economico di persone amiche che le ha permesso di viaggiare a Roma. In piazza ottiene una buona posizione. Ha con sé la bandiera argentina e indossa la maglia del San Lorenzo. Per farsi notare, precisa. Quando il Papa le si avvicina in papamobile, «mi alzo e gli dico: “Santità, ho bisogno della sua benedizione”. Lui mi dice “dopo, dopo” e mi fa il segno della croce». Al termine della catechesi il secondo incontro ravvicinato. Di nuovo è Carolina Balbuena a raccontarlo alla giornalista Julieta Nassau: «GIi gli dico: “Ho un cancro, ma credo in Dio e nei miracoli e grazie a lei sono tornata a credere in Dio”. Lui dice: “Magari, magari”. Mi benedice. Benedice la mia amica… Gli dico “Santità, le posso dare un bacio?”. Pensavo di baciargli la mano, ma lui si china su di me, mi dà un bacio e mi dice: “Che Dio ti benedica”».

Il giorno stesso Carolina Balbuena torna in Spagna. Riprende il trattamento. Avviene un nuovo ricovero. “Due mesi molto brutti, in cui sono stata tra la vita e la morte”. Poi il miglioramento.

La sua medica, la dottoressa Nieves Díaz Fernández capo del reparto di oncologia dell’ospedale, conferma la singolare evoluzione. “Aveva un cancro al seno con diffusione polmonare che si è poi esteso ai gangli. Era intaccata la membrana cerebrale e il midollo spinale. Una lesione interessava l’occhio destro e le produceva il distacco della retina. Stava abbastanza male.  L’abbiamo mandata in un centro per le cure palliative anche se allo stesso tempo abbiamo iniziato un trattamento nuovo di chemioterapia. Il miglioramento è stato spettacolare” afferma l’oncologa. “Ci vorrebbero degli altri esami, ma le lesioni che si vedevano a semplice vista sono sparite, e ha recuperato la vista. Lei credeva di morire, e per la verità anch’io. Adesso è in perfette condizioni».

Sin qui la cronaca a tutt’oggi. Smentite, conferme, precisazioni nei prossimi giorni.

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